Nascono otto nuovi hotel “top class” a Roma. «E la città diventa capitale del lusso»

Via Veneto prova a tornare ai fasti degli anni della Dolce Vita e dei paparazzi

Nascono otto nuovi hotel “top class” a Roma. «E la città diventa capitale del lusso»
di Fernando M. Magliaro
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Giovedì 11 Maggio 2023, 00:22 - Ultimo aggiornamento: 10:29

Piano piano, via Veneto prova a tornare ai fasti degli anni della Dolce Vita e dei paparazzi. Ieri, ha riaperto dopo due anni e mezzo di lavori, l’hotel InterContinental Rome Ambasciatori Palace: palazzo dei primi del ‘900 noto per essere la residenza di molti ambasciatori, il nuovo albergo è stato totalmente rinnovato e conta oggi 160 stanze.

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«Crediamo che questo sia un hotel stupendo, che vuole contribuire a posizionare la città a un livello alto, di lusso, come in tante altre Capitali europee», ha detto Luca De Stefano, general manager dell’hotel.
Che Roma stia tentando l’allungo sul turismo di alta fascia è testimoniato dalle considerazioni dell’assessore capitolino al Turismo, Alessandro Onorato: «Nei prossimi mesi e nei prossimi anni il turismo di alta gamma nella nostra città vivrà una vera e propria rivoluzione, con i grandi brand dell’hôtellerie internazionale che hanno investito sulla Capitale in un clima di rinnovata fiducia con l’amministrazione.

Solo nel settore 5 stelle lusso il numero delle stanze aumenterà del 30% entro il 2025 e raddoppierà entro i prossimi 5 anni. Apriranno i principali marchi del lusso che fino ad oggi non c’erano, generando nuove opportunità occupazionali e importanti ricadute economiche sull’economia cittadina. Andando a coprire una carenza di strutture di alta gamma che danno una spinta verso l’alto alla qualità del servizio, ma anche all’immagine della destinazione Roma a livello internazionale».

In Campidoglio non lo si dice apertamente, ma nel mirino c’è la sfida con Milano: riuscire a strappare al capoluogo lombardo la palma di città con il maggior numero di posti letto in strutture extralusso.

IL BOOM

C’è un vero e proprio boom dell’industria alberghiera di alta fascia nella Capitale: da inizio anno, si sono susseguite le inaugurazioni dell’Hotel W a via Liguria; il Six Senses dietro fra piazza Santi Apostoli e Fontana di Trevi; Palazzo Velabro dietro il Campidoglio. Ieri l’Ambasciatori Palace. Ad ottobre è in calendario l’apertura del Nobu Hotel e sono in corso i lavori sul vicino Majestic. Tra la fine del 2024 e il 2025 aprirà sempre in via Veneto, proprio di fronte all’Ambascistori palace il nuovo Rosewood hotel mentre nel palazzo accanto al Rosewood si lavora per creare la nuova sede della società Deloitte, una delle “quattro sorelle” dell’intermediazione finanziaria internazionale che vede anche la nuova sede di E&Y nella vicina via Lombardia. Infine, sempre nella zona, in via di San Basilio, aprirà a breve l’hotel Rome edition mentre, con l’orizzonte 2025, nei cosiddetti villini Ludovisi, non troppo distanti, aprirà il “resort di lusso” della catena Mandarin. Via Veneto non è, però, solo hotel e ristoranti: il I Municipio l’ha scelta come palcoscenico di mostre importanti come quella dell’artista britannico Philip Colbert che si è appena conclusa. Spostandosi di pochi metri, poi, vanno evidenziate le prossime aperture del Bulgari a piazza Augusto Imperatore che dovrebbe aprire i battenti già in estate e, poi, nel 2025, il Four Season a piazza San Silvestro mentre un intero isolato di via del Tritone fra la Rinascente e San Silvestro sarebbe stato acquisito da un fondo israeliano che dovrebbe realizzarvi un altro hotel de luxe. Onorato rilancia sulla rinascita di via Veneto: «Stiamo facendo investimenti strategici sui grandi eventi, via Veneto da qui a 3 anni verrà recuperata grazie alle riaperture di brand, hotel e ristoranti. L’amministrazione ha messo già a bilancio dei fondi per rifare totalmente l’arredo. Il giorno in cui recuperiamo via Veneto, Roma avrà di nuovo un grande brand da poter offrire: via Veneto è una di quelle strade, insieme a via del Corso, dove si devono recuperare i fasti del tempo».

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