Sosta selvaggia a Roma, crollano le multe: verbali ridotti di due terzi: ogni vigile ne fa una al mese

Nel 2022 le sanzioni sono scese a poco più di 82mila contro le 230mila del 2019

Sosta selvaggia a Roma, crollano le multe: verbali ridotti di due terzi: ogni vigile ne fa una al mese
di Fernando M. Magliaro
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Giovedì 2 Marzo 2023, 00:47 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 10:01

Sosta selvaggia libera tutti. Un vero e proprio crollo per le multe elevate dai vigili urbani relative alla sosta, che diminuiscono di due terzi fra il 2022 e il 2019. Il motivo? Semplicemente perché non se ne fanno più: nel 2022 l’intero corpo ha elevato solo 82.089 verbali. In pratica, approssimando, ogni vigile avrebbe scritto appena 0,03 multe al giorno, ovvero una al mese. Nel 2019 la sosta selvaggia venne sanzionata quasi 230mila volte, più di 3 sanzioni al mese per ogni vigile.

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Parola del Comandante generale del Corpo, Ugo Angeloni, che firma la risposta a un accesso agli atti presentato da Federico Rocca, consigliere comunale (FdI) e presidente della Commissione Trasparenza. A inizio gennaio Rocca chiede al Comando un’analisi dettagliata sui numeri delle multe elevate dai vigili per le varie violazioni della sosta: doppia fila, fermate del trasporto pubblico, sui posti riservati ai portatori di handicap, davanti ai cassonetti dell’Ama o nei posti per carico e scarico merci.

Insomma, le più classiche declinazioni della sosta selvaggia alla romana.


LE SEGNALAZIONI
«Nel corso di questi mesi - spiega Rocca - abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni direttamente dai cittadini e indirette. Fra queste ultime, ad esempio, quelle di @infoatac che spesso è costretta a cambiare itinerari dei bus o addirittura a bloccare le linee tram per veicoli in sosta selvaggia. Usare le multe per fare cassa è una prassi antica di molti Comuni e che giustamente suscita le ire dei cittadini, mentre devono essere solo uno strumento di repressione di quelli che a Roma sono stati ribattezzati come “parcheggi creativi” e che sono solo comportamenti sbagliati.  Cittadini che però vanno su tutte le furie anche per il traffico che la doppia fila causa, per i ritardi nei bus, le soppressioni dei tram. Il dato che emerge dalle risposte del Comando è sconcertante: c’è un totale abbandono del territorio. Nessuno controlla più. La famosa frase del “quando serve un vigile non c’è mai” diventa clamorosamente vera.

LA SITUAZIONE
Andando a controllare i tweet di Atac, viene fuori che almeno una quarantina di volte, lo scorso anno, le linee tram siano state interrotte o limitate a causa di veicoli privati parcheggiati in modo irregolare. La stessa analisi per autobus e filobus restituisce una ventina di casi in cui alcune linee siano state deviate dai normali percorsi a causa di furgoni o autovetture. Vediamo i dati più nel dettaglio. Lo scorso anno, come detto, l’intero corpo, forte di un po’ meno di 6mila agenti, ha elevato nel complesso 82mila e 89 verbali. Nell’accesso di Rocca c’è anche il dato per fare un raffronto. Ovviamente, non si possono considerare né il 2021 né, a maggior ragione, il 2020, essendo stati funestati dal Covid e dalla conseguente quarantena che è durata settimane e che, quindi, ha azzerato o quasi la circolazione dei veicoli con i vigili impegnati in altre attività di controllo. Quindi, l’ultimo dato che i vigili hanno fornito e che è utile a vedere le differenze è quello del 2019. In quell’anno, i verbali elevati per violazioni alla sosta furono 230.391. In termini percentuali, quindi, il calcolo di questo crollo nel servizio di controllo delle strade cittadine è immediato: siamo a un -66%. In pratica, nel 2022 si è elevato un terzo delle multe per divieto di sosta che erano state comminate nel 2019.


GLI EFFETTI
Ma non basta. «L’accesso che avevo presentato - dice ancora Rocca - era molto articolato. Proprio per dare riscontro alle segnalazioni ricevute dai cittadini, avevo chiesto al Comando di consegnare anche i dati di una serie di strade, divise Municipio per Municipio, che sono quelle normalmente funestate dalla doppia fila e dai suoi effetti peggiori sul traffico e sul trasporto pubblico. Dati che il Comando si è ben guardato dal consegnare. Una procedura che lascia basiti perché impedisce ai Consiglieri di lavorare per la città».
In compenso, il Comando nella risposta ci tiene a specificare un passaggio procedurale: «dal 2021 sono variate le procedure operative per la contestazione di tali infrazioni, operazione che avviene di norma in assenza del conducente. In particolare si è ritenuto opportuno informare prontamente il responsabile della violazione mediante apposizione di preavviso di verbale sul veicolo (attualmente stampato sul posto con apparati portatili). In tale maniera l’utente della strada ha immediata contezza della violazione commessa e può adottare comportamenti più rispettosi delle norme sulla circolazione».
 

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