Metro A Roma, revisioni lumaca. «Rischio tagli alle corse»: e con il Giubileo non aumenteranno i passaggi delle carrozze

Nonostante il rinvio concesso dal Mit, salta il programma di rinnovo dei convogli

Metro A Roma, revisioni lumaca. «Rischio tagli alle corse»
di Fabio Rossi
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Sabato 4 Marzo 2023, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 08:37

Un treno è tornato alla base (e in servizio), altri cinque (salvo complicazioni) sono attesi per l'estate. Ma il programma delle revisioni dei 38 convogli della linea A della metropolitana è in ritardo, nonostante la proroga già concessa dal ministero dei Trasporti rispetto ai tempi previsti dalle norme per il "tagliando" dei mezzi. E, per non rischiare di dover tagliare drasticamente il servizio, a fine anno sarà necessaria un'altra proroga. «Altrimenti bisognerebbe ridurre il servizio», osservano i tecnici del trasporto pubblico locale. E anche nel 2025, con il Giubileo, non ci sarà un incremento di frequenza dei convogli. I tempi di passaggio della metro A nelle stazioni, durante l'Anno Santo, saranno quelli attuali: 3-4 minuti di intervallo medio, con 25 treni in linea, anziché i 33 previsti ordinariamente. Anche l'arrivo dei trenta nuovi mezzi non sarà immediato: l'ordine è partito, ma i primi due treni per la linea A inizieranno ad arrivare soltanto nel dicembre del 2024 (gli altri dodici treni della prima tranche sono destinati alla metro B) e verranno consegnati tutti entro la fine del 2025. Un quadro insufficiente per ammortizzare efficacemente i flussi di pellegrini e visitatori previsti per il grande evento religioso, ma anche le normali esigenze dei romani nel post-pandemia.

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LA SITUAZIONE
A causare questo "collo di bottiglia" nelle revisioni dei treni sono stati anni di incuria, mancati investimenti e carente manutenzione: gli stessi problemi che causano, con cadenza quasi quotidiana, guasti sui binari e nelle stazioni della metro A, che è arrivata a 43 anni di esercizio. L'attuale amministrazione ha tentato di correre ai ripari, evitando la chiusura completa della linea, ma il lavoro di risalita è lungo e difficile: come dimostrano anche i lavori che - dal 4 luglio scorso e ancora per tutto l'anno - comportano la chiusura del servizio alle 21. Attualmente sono in corso i cantieri sulla tratta "storica" Anagnina-Ottaviano: ogni notte vengono sostituiti 54 metri di binari. L'intervento tra Ottaviano e il capolinea di Battistini invece è previsto successivamente, con fondi del Pnrr. Ma miglioramenti visibili sulle due linee di metropolitana più vetuste non arriveranno prima di «due-tre anni», come ha ammesso la stessa Atac.

 


L'ITER
Tornando ai treni, da pochi giorni è tornato in servizio sulla linea A il convoglio numero 16 (MA 331-332): il primo dei 38 che dovranno essere sottoposti alle revisioni generali. «Prima dell'estate ne torneranno in servizio altri cinque, sempre sulla Linea A, e tre sulla Roma-Lido - sottolinea l'assessore capitolino alla mobilità, Eugenio Patanè - Stiamo iniziando a risalire la china e a raccogliere i frutti dell'enorme lavoro che, insieme ad Atac e al dipartimento Mobilità, abbiamo portato avanti dal momento del nostro insediamento, per riportare alla normalità un servizio di trasporto pubblico ereditato in condizioni catastrofiche». Ma, cronoprogramma alla mano, sarà verosimilmente necessaria una nuova proroga al termine fissato per le revisioni. «Non era stata fatta la revisione dei treni per le metro A e B e non erano stati stanziati i fondi per poterle fare sui treni di metro C - spiega Patanè - Il percorso è ancora lungo, tortuoso e complicato ma siamo convinti di aver intrapreso la strada giusta».
 

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