Meghy Bonaiuti, la sorella del killer: «Si sentivano ancora tutti i giorni, ma mio fratello era irriconoscibile»

Meghy Bonaiuti: «Mio fratello Costantino piegato dal cancro, negli ultimi mesi non era più lui»
di Flaminia Savelli
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Lunedì 16 Gennaio 2023, 00:55 - Ultimo aggiornamento: 01:09

«Sono devastata da quello che ha fatto mio fratello Costantino. Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare un tale epilogo». Parla e non trattiene le lacrime Meghy Bonaiuti, una delle sorelle di Costantino Bonaiuti, il 61enne che con un colpo di pistola ha ucciso Martina Scialdone dopo una lite in un ristorante. 


Conosceva Martina? La vostra famiglia sapeva della relazione?
«La conoscevo, certo e anche la nostra numerosa famiglia aveva avuto modo di incontrarla.

Mio fratello era sposato e si stava separando ma viveva ancora con la sua ex. Anche lei sapeva di Martina e di mio fratello. Non riesco a dare alcuna spiegazione a quello che ha fatto se non che voleva costruire una nuova vita. Davanti alla rottura, forse, non ha più retto. Ma penso anche alla sua malattia...».

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Quanto tempo sono stati insieme Costantino e Martina?
«Più di due anni. Durante la pandemia con tutte le restrizioni si vedevano molto meno, non hanno mai vissuto insieme. Ma si sentivano tutti i giorni, di questo sono certa. Così come sono certa che per la ragazza, almeno nella parte iniziale della relazione, lui abbia rappresentato una figura di riferimento perché era nella sua indole. Poi non so cosa sia accaduto tra i due. A Natale non stavano più insieme e Costantino ha trascorso le feste con noi e la moglie. Mentre le sue condizioni peggioravano ma loro continuavano a sentirsi regolarmente e nessuno di noi ha mai avuto la percezione che ci fossero tensioni tali».


Suo fratello nell’ultimo periodo si era molto isolato con gli amici e con i colleghi. Anche con voi?
«Sì. Ha nascosto a tutti di essere malato di cancro per mesi. Fino a quando la situazione non è precipitata e non era possibile nasconderlo. Non ci sono giustificazioni per quello che ha fatto ma anche noi, negli ultimi mesi, lo abbiamo visto cambiare. Era meno presente anche con i nipoti che lui considerava dei figli. Perché lui non ne ha avuti e anche questo avrebbe influito nel suo matrimonio».


Ha avuto modo di parlare con sua cognata? Era in casa quando suo fratello è rientrato dopo il delitto e quando sono arrivati i poliziotti... 
«È sconvolta come noi. Anche lei non si era accorta di nulla quella sera. Non ha colto alcun segnale».



«Non ancora. Ma in questo momento non saprei che cosa dire. Le mie parole sono ora soltanto per Martina che non c’è più e per la sua famiglia. La sua morte è un dramma, un dolore anche per noi».
 

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