Roma, ladri e teppisti alla stazione dei pendolari: furto di benzina e gomme. Caccia alla "banda del cric"

Le proteste dei viaggiatori che dal litorale vengono nella Capitale

Roma, ladri e teppisti alla stazione dei pendolari: furto di benzina e gomme. Caccia alla "banda del cric"
di Chiara Rai
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 13:26

Furti continui di pneumatici alla stazione di Campoleone al confine tra Lanuvio e Aprilia, dove migliaia di pendolari ogni giorno prendono il treno per raggiungere Roma. Questi viaggiatori abitudinari su ferro, parcheggiano l'auto la mattina e il tardo pomeriggio, sempre più di frequente, trovano la brutta sorpresa: un vetro rotto per rubare qualcosa lasciato sul cruscotto, la benzina prosciugata, le gomme rubate.
I PARTICOLARI
L'ultimo episodio in ordine temporale è accaduto a un pendolare di ritorno da Roma che ha trovato la sua macchina, una Fiat Cinquecento, senza gomme alzata con il cric ancora inserito. «Il furto di gomme - dice un residente di Lanuvio che tutti i giorni prende il treno - e di altri oggetti e ricambi delle auto, con danneggiamenti e vetri rotti, avviene spesso in questo parcheggio molto vasto e non custodito. Purtroppo non ci sono neppure le video camere. Sarebbe il momento di intervenire per la sicurezza di cose e persone. Siamo stufi, soltanto perché siamo in zona di confine tra Comuni non significa che dobbiamo sopportare i ladri».

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Di fatto la stazione ricade nel territorio di Aprilia ma è frequentata da moltissimi pendolari dei Castelli Romani.

La tratta ferroviaria è molto comoda e veloce per raggiungere Roma e Napoli, molti comuni del Litorale romano e pontino, usata ogni giorno da centinaia di viaggiatori provenienti da Aprilia, Lanuvio e dai Castelli Romani. Oltre ai furti ci sono i "recensionisti" delle stazioni che a Campoleone hanno messo pessimi voti. Il più vivace è quello di un visitatore che ha scritto e fatto rimbalzare sui social :«Ebbene sì - scrive Massimiliano - senza ombra di dubbio posso dire che Campoleone è la stazione più brutta della nostra provincia, dove rimanere a piedi con il treno. Partiti da Traetto in perfetto orario 10.38. Alle 12 ci siamo arenati in questa amena stazione, dove non c'è un bar, in compenso ho trovato Michele e Loretta che mi ha fatto comprare 5 biglietti per la lotteria per la parrocchia di Tufo. Insomma linea a terra, non passa più un treno, mentre le voci sul possibile guasto tra i passeggeri si rincorrevano».

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E giù con le ipotesi: che sarà successo? Si sono bruciati i fili? Intanto il pendolare torna raccontare: «Tra una chiacchiera e l'altra - prosegue - si sono fatte le tre, siamo diventati quasi 500 persone ad attendere i bus sostitutivi. A un certo punto se ne sono palesati solo due, naturalmente circondati non hanno aperto le porte a nessuno. Però poi in qualche modo, siamo riusciti ad arrivare e a perdere per un minuto la nostra freccia per Venezia, così abbiamo aspettato il treno successivo, che ci ha portato nella amena Mestre alle 22.47». Purtroppo si era incendiato un vagone nella stazione di Roma-Casilina. Un incidente che ha rallentato una giornata per centinaia di persone. Immaginarsi poi di ritrovare la propria auto senza pneumatici.

 

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