Ignazio Marino assolto in Cassazione per il caso-scontrini: «Il fatto non sussiste». L'ex sindaco: «Ha vinto la verità»

Ignazio Marino assolto in Cassazione per il caso scontrini
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Martedì 9 Aprile 2019, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 01:08

Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, assolto. La Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna a due anni di reclusione nei confronti dell'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, «perché il fatto non sussiste». Marino, assolto in primo grado e condannato in appello, era accusato di peculato e falso per la vicenda degli scontrini delle cene di rappresentanza quando era sindaco della capitale. «Hanno vinto la verità e la giustizia.

 


Era ora. La sentenza della Cassazione non rimedia ai gravi fatti del 2015, alla cacciata di un sindaco democraticamente eletto e di un'intera giunta impegnati senza fare compromessi per portare la legalità e il cambiamento nella Capitale d'Italia. Una ferita per la democrazia che non si rimargina», ha dichiarato l'ex sindaco di Roma«Per le valutazioni politiche e le responsabilità individuali ci sarà tempo, domani.
Oggi è il tempo delle considerazioni personali. E non posso che ripetere a testa alta, come ho sempre fatto, ciò che ho sostenuto dal primo giorno in cui mi sono state rivolte accuse infondate e infamanti: non ho mai utilizzato denaro pubblico per finalità private. È piuttosto vero il contrario. E finalmente oggi è chiaro e tutti, anche a coloro che mi hanno infangato provocando dolore e imbarazzo a me e alla mia famiglia», aggiunge.



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Il pg Mariella De Masellis nell'udienza di questa mattina aveva sollecitato l'assoluzione «perché il fatto non sussiste». La sentenza di secondo grado, secondo il pg della Suprema Corte, andava annullata senza rinvio. Richiesta accolta dopo una lunga camera di consiglio dai giudici della Cassazione. Dopo l'assoluzione in primo grado da tutte le accuse, Marino l'11 gennaio dello scorso anno era stato condannato a due anni dai giudici della terza sezione della Corte d'Appello di Roma. Oggetto del procedimento per peculato e falso erano una cinquantina di cene pagate attraverso l'utilizzo della carta di credito che gli fu rilasciata durante il suo mandato dall'amministrazione capitolina. Anche nel secondo grado di giudizio era stata confermata, invece, l'assoluzione per l'accusa di truffa per le consulenze della Onlus Imagine.

Il difensore
«Giustizia è stata fatta». Commenta così l'avvocato Enzo Musco, difensore dell'ex sindaco di Roma Ignazio Marino, la sentenza di assoluzione emessa dai giudici della Cassazione per il caso scontrini. «Sono contento che il procuratore generale abbia integralmente sposato la nostra tesi difensiva ed abbia ricordato a noi tutti l'autonomia della valutazione giuridica. Il che vuol dire che il giustizialismo politico - sottolinea - deve rimanere fuori dalle aule dei tribunali». «Gli accusatori politici e materiali di questo processo rappresentanti dell'attuale amministrazione comunale erano gravemente in malafede e a tal proposito - aggiunge - invito a rivedere quel video di De Vito pubblicato il 2 ottobre del 2015 dove si evincono le modalità con le quali si volevano acquisire i documenti contabili della Giunta Marino. Finalmente oggi è stato restituito l'onore che merita al professor Marino».

Matteo Orfini
«Ribadiamo, come abbiamo già fatto quando sono uscite le sentenze di primo e secondo grado, che ovviamente siamo contenti per lui ma come spiegammo allora quella degli scontrini è stata una vicenda che nulla aveva a che fare con una scelta che facemmo per un giudizio politico». Lo dice all'Adnkronos Matteo Orfini, commentando la sentenza della Cassazione che ha assolto in via definitiva l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino per la vicenda degli scontrini.


Fratelli d'Italia
I giudizi della magistratura vanno rispettati, ma il buonsenso ribadisce che la gestione di tutta la vicenda degli scontrini è stata opaca». Lo dice all'Adnkronos Fabrizio Ghera, capogruppo FdI in Consiglio regionale del Lazio. Fratelli d'Italia presentò un esposto sul caso delle note spese di Ignazio Marino. «Il giudizio lo hanno dato gli elettori, che hanno decretato la sconfitta del Pd. È evidente -aggiunge Ghera- che il mandato di Marino è stato fallimentare e su queste macerie è nato l'ulteriore disastro del M5S».

Alemanno
Ignazio Marino assolto in Cassazione per la questione degli scontrini? «Mi sembra una sentenza obiettivamente giusta». Così all'Adnkronos l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Condannare un sindaco per degli scontrini - osserva Alemanno - sembra uno di quegli eccessi giustizialisti che finiscono solo per creare confusione intorno alle figure politiche. Tutto sommato - rimarca - mi sembra che sia giusto che Marino sia stato assolto».

Francesco Giro
«Ignazio Marino assolto dalla cassazione con formula piena perché il fatto semplicemente non esisteva. Ignazio nessuno potrà ripagare il danno che ti hanno procurato a te personalmente e a tutta Roma oggi - a causa di una ingiustizia clamorosa - guidata da una sindaca catastrofica e da una giunta fallimentare. Io ero dalla tua parte ieri e lo sono oggi. E ne sono orgoglioso. Il Pd di Renzi il tuo partito invece ti ha massacrato. E non ti chiederanno scusa. Stanne certo. Te la chiedo io per loro». Lo spiega in una nota Francesco Giro senatore di Forza Italia.

Gigi Proietti
«Mi fa piacere che Marino sia stato assolto. Mi fa piacere umanamente. Non sono così esperto ma questa cosa degli scontrini mi è sembrata sempre pretestuosa». Così all'Adnkronos Gigi Proietti, commentando l'assoluzione da parte della Cassazione dell'ex sindaco Ignazio Marino.



 

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