Gratta e vinci abusivi a Roma, sequestrati mille tagliandi in un bar: il titolare rischia 10mila euro di multa

Blitz degli ispettori dei Monopoli in un bar di Acilia: ticket venduti senza autorizzazione

Gratta e vinci abusivi a Roma, sequestrati mille tagliandi in un bar: il titolare rischia 10mila euro di multa
di Alessia Marani
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Venerdì 21 Aprile 2023, 22:53 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 13:30

L’ultimo gratta e vinci “irregolare” il barista infedele lo ha venduto a un funzionario dell’Ufficio dei Monopoli del Lazio che giovedì pomeriggio ha varcato in borghese la soglia del locale nella zona di Acilia, tra Roma e il litorale. Dopodiché ha dovuto smettere ed è stato sanzionato. Erano giorni che gli agenti della dogane seguivano il via vai dei clienti da quel bar-tabacchi che oltre a caffè, cappuccino e cornetti, ai suoi affezionati habitué proponeva anche il tagliando della lotteria istantanea pur non avendo alcuna concessione ufficiale per la vendita. Insomma, il barista vendeva i gratta e vinci in maniera assolutamente abusiva. Le serie dei tagliandi gli venivano fornite da un altro collega, di Roma città, che per aumentare il numero delle vendite e, di conseguenza, le possibilità di ottenere l’agio dai Monopoli sulle vincite, aveva stretto un patto di connivenza con il rivenditore del X Municipio.

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I SOPRALLUOGHI

Durante il blitz, scattato nell’ambito dei controlli per la prevenzione e il contrasto degli illeciti nel settore dei giochi pubblici, i funzionari della sede di Roma dei Monopoli hanno sequestrato ben 795 tagliandi, pari a 2.950 euro.

Tra loro tantissimi “Turista per sempre”, “Miliardario”, IL “20 per” e il nuovissimo “La star”. Che in quel bar-tabacchi di Acilia i gratta e vinci fossero offerti quasi sottobanco ai clienti non era passato inosservato, e la “voce” alla fine è arrivata anche agli ispettori che hanno dato il via a diversi appostamenti e sopralluoghi per verificare quanto accadesse effettivamente. E, appunto, giovedì è avvenuto il blitz. 

Oltre al sequestro del materiale detenuto e a disposizione per la vendita al pubblico è stata disposta nei confronti del titolare dell’esercizio una sanzione amministrativa per la violazione accertata fino a 10.329 euro. Ma non è l’unica sanzione comminata poiché i funzionari dei Monopoli hanno ricostruito la filiera. Ossia verificando il numero delle serie dei gratta e vinci chiusi nel cassetto del bancone sono arrivai al fornitore, ossia al collega romano che aveva regolarmente ricevuto i tagliandi in concessione per poi cederli senza alcuna autorizzazione al commerciante di Acilia. 

Ma i clienti ignari delle irregolarità che cosa rischiano? In realtà nulla. Fanno sapere dall’Ufficio dei Monopoli che «le vincite riscontrate su tagliandi venduti da chi non ha la concessione per farlo, non hanno alcun impedimento per la riscossione». I biglietti, infatti, sono stati regolarmente emessi e i numeri di serie debitamente registrati al momento dell’emissione. D’altro conto sempre dai Monopoli aggiungono che «quello dall cessione tra concessionari e abusivi non è un fenomeno così diffuso e, del resto, i controlli vengono effettuati». Il vantaggio per chi li vende abusivamente? La maggiore attrattiva per i clienti con il servizio in più offerto e la possibilità di ricevere una quota parte degli agi sui tagliandi. 
 

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