Granchi blu, l'invasione della specie “aliena” a Ladispoli: scatta l'allarme

I crostacei comparsi a Torre Flavia, si trovano spesso nell’Atlantico occidentale e in Messico

Granchi blu, l'invasione della specie “aliena” a Ladispoli: scatta l'allarme
di Emanuele Rossi
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Lunedì 1 Agosto 2022, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 23:38

Blu, proprio come il mare. È il colore di questi granchi che hanno iniziato a invadere la costa di Ladispoli. Uno, due, fino a 15 esseri scovati dai bambini che stavano giocando a riva. Il primo avvistamento domenica 24 luglio sulla spiaggia di Torre Flavia. Un crostaceo alieno era stato catturato e affidato agli esperti che successivamente lo hanno osservato e tenuto per 72 ore in un'apposita vasca. Stavolta di ospiti, sabato pomeriggio, ne sono arrivati molti di più e sempre dei bambini, come fossero vere e proprie sentinelle, si sono accorti della loro presenza sulla battigia. La location, neanche a farlo apposta, è sempre la stessa e cioè la palude di Torre Flavia, un sito col passare degli anni zeppo di curiosità e protetto dalla Comunità europea per la presenza degli uccelli migratori. Da una parte il fascino dei cosiddetti granchi nuotatori, dall'altra però le preoccupazioni per l'habitat attuale.

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«Si cibano di ogni cosa nel mare spiega Corrado Battisti, gestore del monumento naturale per conto di Città metropolitana ma anche all'interno della stessa palude.

Aiutandosi con le loro chele divorano pesci e anche i granchi della nostra costa. Appena scoperto il primo, avevamo il sospetto che potessero venirne tanti altri, e infatti è andata proprio così. Tre ospiti li avevamo conservati con cura ma sono morti, forse non sopravvissuti all'acqua dolce. Dopo la siccità e i cinghiali ci mancavano i piccoli mostri dell'Atlantico».

E allora quali rimedi contro questi esemplari? Nessuno, difficile fronteggiare un fenomeno già diffuso da anni ad esempio nel mare adriatico, in particolar modo in Abruzzo e in Emilia Romagna. Anzi sì, un consiglio arriva dagli stessi volontari delle preziose dune mediterranee. «Senza dubbio destano curiosità questi granchi parla Marzia Letizia con quel blu elettrico e le punte rosse sulle chele. Bisogna ovviamente fare attenzione anche se con la dovuta cautela si possono prendere. Portandoli via magari per una prelibata cena, si aiuterebbe l'ecosistema locale. Meno granchi alieni ci sono e meglio è per tutte le altre specie che vivono a Ladispoli. Questo prodotto è piuttosto commercializzato». Detto, fatto. Già durante il week end alcuni turisti non hanno perso occasione di pescarne alcuni e utilizzarli a tavola merito di gustosissime ricette. «Un pescatore di queste parti parla ancora Corrado Battisti ci ha detto che possono arrivare a costare 100 euro al chilo. Aspetti che però non interessano molto ai bambini della spiaggia che amano gli animali, sono super svegli e ormai si sono specializzati nella pesca al granchio reale blu. Gli adulti invece sono distratti dai telefonini. Ne sono stati avvistati anche a Fiumicino, nel tratto di Passoscuro».

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I BABY RICERCATORI
Davide, Elisa, Samuele, Arianna e Riccardo tra gli inesauribili ricercatori dei crostacei del continente americano, diffusi soprattutto in Messico. Come diavolo ci siano finiti a Ladispoli è un rebus. «Abbiamo smesso di porci domande ironizza il gestore della palude da quando qui hanno iniziato a nidificare tartarughe marine e fratini. A proposito, è iniziata la sorveglianza h24 dei due baby volatili, Queen e King, nati sabato scorso. Entro tre settimane prenderanno il volo ma devono essere tutelati e protetti da un'infinità di predatori».

 

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