Sette nuove stazioni ferroviarie nell'area urbana della Capitale, più quella di Pigneto che si collegherà con la metro C, due da ristrutturare (Trastevere e Magliana), linee da raddoppiare. Con l'arrivo del Giubileo il piano di rafforzamento del trasporto su ferro romano, varato dal Campidoglio con Rete ferroviaria italiana (Rfi). A partire delle fermate di Zama, Selinunte, Carpegna, Massimina, Statuario, Divino Amore, Paglian Casale e Magliana (quest'ultima già esistente ma da sottoporre a restyling), che in un primo tempo dovevano essere attive per il 2030 e che poi il Comune ha inserito nella lista delle opere straordinarie per l'Anno Santo, per velocizzarne la realizzazione. Gli ultimi contatti dell'amministrazione capitolina con Rfi, Regione e Governo hanno sbloccato la situazione: e ora, dopo anni di stasi, si parte con l'obiettivo di stringere i tempi e vedere al più presto i primi risultati.
Giubileo, 8 nuove stazioni
Già nel 2025 dovrebbero essere pronte le nuove stazioni di Massimina e del Divino Amore: la prima serve un bacino d'utenza di circa diecimila persone, la seconda di un migliaio di residenti, ma è importante anche per i collegamenti con il Santuario per l'evento giubilare.
La strategia
Questi interventi sono parte integrante del piano di sviluppo del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile romana messo a punto dal Campidoglio, soprattutto per quanto riguarda la cura del ferro. «Siamo riusciti a ottenere una importante implementazione del trasporto su ferro con nuove fermate e una maggiorazione dei servizi e dei bacini di utenza - sottolinea l'assessore capitolino alla mobilità, Eugenio Patanè - Si tratta di un risultato di notevole portata soprattutto per alcune zone periferiche della Capitale, a cominciare da Massimina e Divino Amore, che abbiamo l'obiettivo di migliorare ulteriormente nei prossimi anni perché il nodo ferroviario di Roma è di fondamentale importanza per migliorare la mobilità cittadina e la qualità della vita dei romani». Soddisfatto anche l'assessore all'urbanistica, Maurizio Veloccia: «Si tratta di un importante passo in avanti su progetti fondamentali in vista del Giubileo ma soprattutto per lo sviluppo della città - spiega Veloccia - Ora speriamo che i tempi siano rispettati, perché questo è un grande sforzo per il futuro del trasporto a Roma».
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