Ieri la prima, in via Petroselli, poi, via via altre 5 cabine dei Vigili Urbani cambieranno aspetto. È il progetto pilota di rigenerazione urbana promosso dal Gabinetto del Sindaco - Ufficio di Scopo Politiche Giovanili in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, finalizzato a recuperare e valorizzare 6 gabbiotti dismessi della Polizia Locale, attraverso interventi di arte figurativa e di street art realizzati da giovani artisti. Parliamo di quelle garitte verdi scure che i Vigili di servizio agli incroci dovrebbero utilizzare come ricovero temporaneo, ad esempio in caso di maltempo, e come punto di appoggio durante le ore di servizio. Che, però, agli incroci non ci sono e da anni queste strutture sono abbandonate al degrado. Le attuali, squadrate e verde scuro, vennero installate nel 2003, sindaco Veltroni, e sostituirono quelle più vecchie, bicolori – un blu scuro sotto e grigio pallido sopra – e stondate. Costarono circa 8mila euro l’una e ne vennero collocate 90. Piano piano, però, complice lo svuotamento del Corpo – sceso da 9800 agenti previsti su carta a poco più di 5.200 attuali – queste cabine sono state progressivamente abbandonate. L’unica che sembra ancora essere utilizzata per momenti di riposo è quella a piazzale Numa Pompilio. Le altre sono reliquie di un antico passato. Ieri, con l’inaugurazione della prima quella di via Petroselli, sotto il Campidoglio e a un passo dalla sede del Comando generale del Corpo, di via della Consolazione, si chiude il cerchio: da luogo di lavoro, così le definì il Tar Lazio nel 2014, a installazione artistica.
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All’inaugurazione di ieri, insieme al delegato del Sindaco alle Politiche giovanili, Lorenzo Marinone, sono intervenuti Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale, Francesco Spano, segretario generale del MAXXI, Eleonora Farina, curatrice di MAXXI Arte e componente della commissione esaminatrice, e i giovani artisti vincitori dell’avviso pubblico Cabin Art.