Fiumicino, soldi nel detersivo o nel latte in polvere: tutti i trucchi per beffare i controlli

Dallo scalo aeroportuale ogni settimana partono 15 voli diretti verso la Cina (22 a partire dal prossimo primo aprile) e solo il giovedì i vettori sono cinque. Questa è una delle tratte considerate a “rischio”

Fiumicino, soldi nel detersivo o nel latte in polvere: tutti i trucchi per beffare i controlli
di Camilla Mozzetti
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Domenica 26 Marzo 2023, 00:00

C’è chi il denaro lo aveva nascosto nelle scatole di latte in polvere, chi dentro alcune confezioni di assorbenti intimi e pure tra i contenitori di detersivo per il bucato. Quando i militari della Guardia di Finanza insieme ai colleghi della Dogana hanno trovato quel denaro, loro, i passeggeri, non hanno saputo cosa rispondere, giustificare quegli importi, da chi avessero preso quei soldi. In alcuni casi ad essere fermati sono stati anche cittadini stranieri, percettori del reddito di cittadinanza senza però averne il titolo, con svariate migliaia di euro al seguito. E anche in questo caso la risposta non è cambiata: «Non sappiamo da dove viene». Da quando la pandemia da Covid-19 ha allentato la morsa e le tratte aeree intercontinentali sono tornate ad essere battute, si è ripresentato, prepotentemente, il fenomeno dell’esportazione di valuta. Non è vietato portare all’estero “moneta sonante” purché sia entro i 10 mila euro, poi scattano i controlli, le sanzioni amministrative e i sequestri penali perché per certe cifre - che pure sono state rinvenute nascoste con gli stratagemmi più diversi - si ipotizza il riciclaggio. E dunque non è solo un problema di impoverimento dell’economia nazionale: tanto denaro che esce, supera i confini nazionali e non viene reinvestito in Italia. Ci sono corrieri veri e propri che portano via quello che si presume essere a volte il frutto di attività illecite. Giovedì mattina, aeroporto di Fiumicino: a pochi metri dai Gate di imbarco per i paesi Extra Schengen, il flusso di passeggeri è notevole. I militari della Guardia di Finanza sono schierati, chiedono il biglietto e procedono con i controlli. Dallo scalo aeroportuale ogni settimana partono 15 voli diretti verso la Cina (22 a partire dal prossimo primo aprile) e solo il giovedì i vettori sono cinque. Questa è una delle tratte considerate a “rischio” considerato il fatto che molti dei controlli e dei sequestri che poi sono scattati hanno riguardato passeggeri diretti ad Hong Kong. 

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I SEQUESTRI

«Qualche giorno fa - spiega il capitano Leonardo Cuneo, comandante del I Nucleo operativo Gruppo Fiumicino della Guardia di Finanza - abbiamo controllato un passeggero arrivato da Hong Kong senza bagaglio che nella stessa giornata sarebbe dovuto ripartire per Atene, con una valigia da imbarcare, e da lì prendere un altro volo per la Cina.

Lo abbiamo fermato e controllato, addosso aveva 5 mila euro mentre nel bagaglio che era stato mandato già nella stiva c’erano più di 200 mila euro». Dall’analisi del passaporto era la prima volta che l’uomo entrava in Italia, il denaro era chiuso dentro una busta ermetica di quelle usate dai corrieri e alla domanda su quale fosse l’origine del denaro «non ha saputo rispondere - prosegue il capitano Cuneo - il denaro è stato sequestrato e l’uomo denunciato per riciclaggio». Sempre dallo scalo di Fiumicino i controlli della Guardia di Finanza che opera con i colleghi della Dogana hanno portato a scovare più di 50 mila euro nascosti in alcune scatole di latte in polvere per neonati che una donna cinese aveva chiuso in valigia. Ancora: nel bagaglio a mano di una nigeriana i finanzieri e gli agenti doganali hanno recuperato recentemente 70 mila euro nascosti tra alcuni assorbenti intimi. «Nel 2023 gli episodi sono tornati a crescere rispetto all’anno precedente - conclude il capitano Cuneo - e le attività per contrastare l’illecita movimentazione di capitali ha dato buoni risultati: ad oggi sono stati svolti 4.506 controlli e di questi 384 hanno dato prova di un’irregolarità. La valuta rinvenuta complessivamente è stata di 25 milioni 800 mila euro di cui quasi 5 milioni movimentata illecitamente». La somma che ad oggi si può trasportare senza obbligo di denuncia arriva fino a 10 mila euro. Se l’importo però supera la soglia c’è l’obbligo di dichiarazione e fino a 20 mila euro scattano determinate sanzioni. Ad oggi, nel primo trimestre del 2023, solo dalle verifiche all’aeroporto di Fiumicino la Guardia di Finanza ha elevato ammende per 105 mila euro, proceduto al sequestro amministrativo di 44 mila euro e al sequestro penale di ben 205 mila euro. I militari e i colleghi della Dogana non fanno tutto da soli, seguendo i cosiddetti “fattori di rischio” vengono supportati nelle verifiche dei bagagli già imbarcati dai “cashdog” ovvero le unità cinofile che, analogamente a quanto accade nella ricerca di stupefacente nascosto, “annusano” il denaro. Entrano in azione nell’area cargo dei bagagli, scattano sui rulli, odorano le valigie e trovano quello che non dovrebbe essere contenuto al loro interno. Come è accaduto per il cittadino arrivato da Hong Kong e pronto poi a ripartire prima per Atene e poi per la Cina.

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