Fiumicino festeggia il patrono Sant'Ippolito nei resti della basilica paleocristiana

Fiumicino festeggia il patrono Sant'Ippolito nei resti della basilica paleocristiana
di Umberto Serenelli
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Mercoledì 5 Ottobre 2016, 21:49 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 19:52

Fiumicino ha festeggiato ancora una volta Sant’Ippolito con grande partecipazione di fedeli. Nella cornice della basilica paleocristiana dell'Isola Sacra si è celebrata la funzione religiosa alla presenza delle reliquie del Santo patrono, del vescovo Gino Reali e delle autorità militari e politiche del Comune costiero. Da cornice oltre 500 fedeli che hanno seguito la messa fuori della recinzione del sito, di notevole interesse archeologico, in cui conservati i ruderi della basilica. Edificata nel IV secolo d.C., vicino al ponte di Matidia che collegava la via Severiana al porto di Traiano, l’antico luogo del culto sorgeva a ridosso di un campanile, la cui funzione venne trasformata in torre d’avvistamento da Papa Gregorio XIII nel 1500.

Le testimonianze della presenza del martire Ippolito a Isola Sacra sono riportate su una lastra di marmo dell’epoca che ricorda inoltre la costruzione della basilica fatta erigere dal vescovo Eraclida. In quel luogo, infatti, venne martorizzato il patrono del Comune costiero, e gettato in un pozzo vicino alla Fossa Traianea. I resti delle sue ossa vennero trovate in un sarcofago rinvenuto nella basilica e poi traslate alla chiesa di Porto. Ogni anno, in occasione dei festeggiamenti, le reliquie del Santo vengono trasportate, a bordo di una carrozza trainata da cavalli, tra i ruderi della basilica dove all’aperto si svolge una funzione religiosa. Al termine i fedeli si sono trasferiti nei vicini locali della Cooperativa agricola Sant’Ippolito per gustare dolci caratteristici e in particolare le 25 torte realizzate in occasione di una gara vinta da Franca Rossi. «E’ molto emozionante ricordare il Santo patrono in un luogo di grosso interesse storico – dice il sindaco del comune di Fiumicino, Esterino Montino – dove si respira tanta spiritualità».

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