Fatebenefratelli, Del Vecchio in campo: asse con la Santa Sede per salvare l'ospedale

In vista aumento di capitale e accordo con le banche per tagliare il debito

Fatebenefratelli, Del Vecchio in campo: asse con la Santa Sede per salvare l'ospedale
di Mauro Evangelisti
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Martedì 28 Dicembre 2021, 06:34 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 17:26

L'operazione di salvataggio del Fatebenefratelli, lo storico ospedale romano dell'Isola Tiberina, è partita e avrà un ruolo da protagonista l'imprenditore di Agordo Leonardo Del Vecchio, patron di EssiLux. Nel dettaglio: uniscono le forze la Fondazione per la Sanità cattolica, istituita da Papa Francesco, e la Fondazione Del Vecchio, a sostegno della joint venture Sit (Sanità Isola Tiberina). L'intesa coinvolge come partner industriale la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e ha già previsto da una parte un aumento di capitale per assicurare nuove risorse al Fatebenefratelli, dall'altra l'accordo con le banche per la riduzione dei debiti.
STORIA
L'Ospedale Fatebenefratelli San Giovanni Calibita ha radici antiche, nel XVI secolo. Inizialmente l'Ordine dei Fatebenefratelli aveva aperto un ospedale in piazza di Pietra, a Roma, successivamente, furono acquisiti un monastero e la Chiesa di San Giovanni Calibita. Qui fu costruito il nuovo ospedale.

Fondazione Del Vecchio, Sanità Cattolica e policlinico Gemelli insieme per rilanciare l’ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina

Più di quattro secoli dopo il Fatebenefratelli, a causa delle difficoltà economiche, ha visto il suo futuro divenire sempre più incerto e solo l'intervento della Fondazione per la Sanità Cattolica, quella dell'imprenditore Leonardo Del Vecchio e del Policlinico Gemelli ha consolidato l'operazione di rilancio dell'ospedale gestito dalla Casa Generalizia dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, detto, appunto, dei Fatebenefratelli.

Il piano di risanamento punta a ridurre i debiti con fornitori e banche a una dimensione fisiologica. Il tribunale aveva ammesso l'ospedale alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale già nel 2015, allora si parlò di un debito consolidato di 270 milioni di euro. Un gruppo privato si era fatto avanti per acquisire la struttura, ma Papa Francesco, in occasione del suo recente ricovero al Gemelli per un intervento chirurgico, ha dichiarato: «Anche nella Chiesa succede a volte che qualche istituzione sanitaria, per una non buona gestione, non va bene economicamente, e il primo pensiero che ci viene è venderla. Ma la tua vocazione è in Chiesa: non è avere dei quattrini, è fare il servizio, e il servizio sempre è gratuito. Non dimenticatevi: salvare le istituzioni gratuite». A tutti è risultato evidente il riferimento alle difficoltà di alcune strutture della sanità cattolica, a partire proprio dal Fatebenefratelli. Nei giorni scorsi, finalmente, l'annuncio dell'intesa sul piano di risanamento.

Il Papa risana il Fatebenefratelli con la sua Fondazione, il costo si aggira attorno ai 100 milioni di euro

Ha commentato monsignor Nunzio Galantino, presidente della Fondazione per la Sanità Cattolica: «Non posso non guardare con soddisfazione alla fruttuosa collaborazione che ha portato al deciso passo avanti che si è fatto per raggiungere, il più presto possibile, una soluzione definitiva che restituisca piena e sostenibile operatività al Fatebenefratelli Isola Tiberina». E Del Vecchio ha aggiunto: «Sono onorato di poter offrire, con la fondazione che porta il mio nome e al fianco della Santa Sede, un contributo al percorso di rilancio di una struttura di eccellenza della città di Roma al servizio dei più fragili e bisognosi. Per me rappresenta un'immensa gioia poter annunciare l'avvio di questo progetto proprio alla vigilia di un Natale così difficile. Spero ci saranno presto altre iniziative come questa che mi permettano di restituire al Paese tutto il bene che ha saputo donarmi».
NUMERI
Per la Capitale il Fatebenefratelli ha un ruolo ancora centrale e non solo per la sua vicinanza a un rione storico come quello di Trastevere. Sul sito dell'ospedale vengono messi in fila alcuni numeri sull'attività annuale: 3.500 nascite, 600 bambini in terapia neonatale, 650.000 prestazione ambulatoriali, 37.000 accessi al pronto soccorso, 20.000 ricoveri e 15.000 operazioni chirurgiche.
 

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