Davide Pasquali, il boss di Tor Bella Monaca evade dai domiciliari: party con cubiste e champagne, incastrato da un video sui social

Mentre "Er Pandoro" si trovava ai domiciliari, i carabinieri erano stati avvisati della sua partecipazione alla festa di un amico pregiudicato

Davide Pasquali, il boss di Tor Bella Monaca evade dai domiciliari: party con cubiste e champagne, incastrato da un video sui social
di Federica Pozzi
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Martedì 23 Maggio 2023, 07:14 - Ultimo aggiornamento: 15:44

Doveva essere agli arresti domiciliari, senza la possibilità di avere contatti con l'esterno, invece quello che per gli inquirenti è il re dello spaccio di Tor Bella Monaca ha partecipato a una festa organizzata da un amico pregiudicato ad Anzio. È ora a processo per evasione, il boss Davide Pasquali, detto "Er Pandoro", arrestato lo scorso novembre in Spagna dopo più di un anno di latitanza per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio. A incastrarlo, un filmato pubblicato sui social, che lo immortalava tra ballerine e bottiglie di champagne.

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LA SOFFIATA

I fatti risalgono al 2018. Mentre "Er Pandoro" si trovava ai domiciliari, i carabinieri erano stati avvisati della sua partecipazione alla festa di un amico pregiudicato. La soffiata arrivata ai militari era stata confermata da un video, pubblicato su Facebook da uno dei pr del locale dove si era svolta la festa: si vede chiaramente l'imputato, insieme ad altri pregiudicati, circondato da cubiste e bottiglie costose.
Pasquali era sfuggito nel 2021 al maxi-blitz dei carabinieri che aveva azzerato i vertici dello spaccio di Tor Bella Monaca, con l'arresto di oltre 50 persone.
Individuato in Spagna tra Malaga e la città di Fuengirola, il trentenne è stato arrestati la sera dello scorso 16 novembre. Era in possesso di documenti falsi. Secondo la Direzione distrettuale antimafia della Procura di Roma, l'uomo aveva svolto un ruolo di rilievo in una delle più note piazze di spaccio del quartiere della periferia romana. Nei suoi confronti erano stati emessi un decreto di latitanza e un mandato di arresto europeo. I reati contestati a Pasquali erano l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e plurime condotte di spaccio al minuto. L'arresto era stato possibile grazie alla collaborazione tra il Nucleo investigativo del gruppo dei carabinieri di Frascati e la direzione centrale per i servizi antidroga, e alla cooperazione internazionale di polizia che ha attivato l'unità spagnola della rete europea per la ricerca di latitanti pericolosi che, con la Policia nacional di Malaga, ha permesso di localizzare il ricercato.

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