Dad , il Campidoglio congela le rette per mense, nidi e trasporto scolastico

Dad , il Campidoglio congela le rette per mense, nidi e trasporto scolastico
di Fabio Rossi
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Martedì 16 Marzo 2021, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 10:31

Stop al pagamento delle rette per mense, trasporto scolastico e asili nido, fino a quando non si tornerà in classe. La decisione di Virginia Raggi arriva nel giorno dell'ingresso di Roma e del Lazio in zona rossa, con la chiusura temporanea delle lezioni e dell'attività educativa in presenza in tutte le scuole, di ogni ordine e grado. La sindaca ha dato mandato agli assessori e ai dipartimenti competenti di provvedere alla sospensione degli incassi delle quote mensili. «Le famiglie degli studenti non frequentanti, quindi, saranno esentate dal pagamento delle quote previste per i nidi, le mense e il trasporto scolastico, per tutto il periodo in cui non usufruiranno dei servizi - si legge in una nota del Campidoglio - La decisione è stata presa in ragione di quanto previsto dalle ultime misure governative e regionali che dispongono l'inserimento del Lazio in zona rossa». Si dovrà attendere la fine delle attuali restrizioni e il rientro nelle aule per quantificare con precisione le cifre ancora dovute dalle famiglie, per i servizi comunali relativi a quest'anno scolastico. La decisione di Palazzo Senatorio ricalca quella dello scorso anno, quando le lezioni in presenza sono terminate il 4 marzo (ma poi non sono mai riprese) e le rette dovute da marzo a giugno sono state definitivamente annullate.

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IL CASO
Stop alle lezioni rinviato, invece, alla scuola dell'infanzia Contardo Ferrini, nel quartiere Africano.

Lì è stata utilizzata un'interpretazione estensiva della circolare del Campidoglio, che prevede di garantire la frequenza dei bambini con disabilità, assicurando la presenza a rotazione di alcuni compagni di classe per non lasciarli soli. La decisione della scuola è stata quella di lasciare aperte tutte le classi al completo, comprese quelle frequentate da bimbi in cura dal logopedista. La scelta ha creato polemiche tra i genitori, alcuni dei quali hanno protestato contro questa indicazione, causando la precisazione da parte dell'amministrazione comunale: nelle disposizioni, scrivono dagli uffici capitolini, si parlava «esclusivamente di accoglienza dei bambini disabili per la giornata odierna (ieri, ndr) e di stabilire il reale fabbisogno da parte delle famiglie a partire dal 16 marzo, con indicazione di restare in attesa per l'organizzazione dell'accoglienza di eventuali altri bambini». Con il conseguente sollecito «a prendere urgenti provvedimenti per garantire il rispetto delle predette norme in materia di contenimento del contagio da Covid-19».

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