Civitavecchia, tredicenne alla prof: «Mio padre mi picchia e abusa di me»

Conferme dalla visita medica al pronto soccorso. L'insegnante ha chiesto l'intervento della Procura

Civitavecchia, tredicenne alla prof: «Mio padre mi picchia e abusa di me»
di Stefano Pettinari
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Sabato 5 Novembre 2022, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 22:00

Avrebbe subìto abusi da parte del padre. Una brutta storia di violenze all’interno di una famiglia che ora è all’attenzione della Procura della Repubblica di Civitavecchia, grazie al racconto di una tredicenne che ha trovato il coraggio di raccontare tutto. La vicenda è venuta alla luce qualche giorno fa, quando la 13enne ha deciso di confidarsi con una sua insegnante, raccontandole che il genitore è violento e spesso allunga anche le mani su di lei con particolare insistenza. La docente allora l’ha convinta a farsi visitare al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, dove è stata accompagnata e sottoposta ad una accurata visita ginecologica.
L’esito della diagnosi ha confermato ciò che si temeva: la giovanissima ha subìto “attenzioni” da parte del genitore anche se non in maniera “completa”. Subito è scattata la denuncia nei confronti del padre della tredicenne, che ora è indagato per maltrattamenti e violenza sessuale. Ad iscriverlo sul registro degli indagati è stata la pubblico ministero Katia Marino, che adesso ha in mano il delicato fascicolo e sta coordinando le indagini affidate ai carabinieri. Indagini che hanno già portato alla testimonianza dell’insegnante, che è stata sentita dagli inquirenti e, di fatto, ha ribadito tutto quello che la sua studentessa le ha raccontato nel momento in cui è riuscita a confidarsi.

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TESTIMONIANZA

La pm invece, probabilmente già all’inizio della settimana, ascolterà la ragazzina.

Interrogatorio che sarà tenuto ovviamente in audizione protetta, da uno psicologo ma che poi verrà inserito nel fascicolo d’indagine come fonte di prova. Nel frattempo la giovanissima è stata affidata ad una casa famiglia. Soluzione che sembra però al momento temporanea, perché a quanto pare poi gliene verrà affidata un’altra, definitiva. La tredicenne è nata a Brescia, ma poi si è trasferita con la famiglia, di origini pakistane, a Santa Marinella, dove risiede attualmente già da parecchi anni. Frequenta il primo anno di liceo e, a quanto pare, avrebbe evidenziato alcuni disagi all’interno della scuola, tanto che sembra le sia stata affidata anche un insegnante di sostegno. Probabilmente la stessa con cui si è confidata. Al padre invece è stato per ora affidato un avvocato d’ufficio, in attesa che ne nomini uno di fiducia. Probabilmente solo dopo averlo nominato verrà anche lui interrogato dagli investigatori della Procura. Oltre a quella della magistratura ordinaria però, c’è un’altra inchiesta parallela che è stata avviata dalla Procura presso il tribunale dei minorenni di Roma. Per il momento però, le indagini vengono portate avanti dalla dottoressa Katia Marino della Procura di via Terme di Traiano.

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