Ciampino aeroporto, corruzione negli appalti per gli alloggi militari: 24 arresti

Gli inquirenti della Procura di Velletri hanno indagato su due militari in servizio all'aeroporto di Ciampino che al contempo erano proprietari di una società edile con sede nella città castellana che si occupava anche di compravendita di immobili e ristrutturazioni

Aeroporto di Ciampino
di Chiara Rai
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Martedì 18 Aprile 2023, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 15:14

Appalti irregolari per realizzare gli alloggi dei militari per un volume di affari pari a 3 milioni di euro. Quarantanove cantieri tra Lazio e Campania mel mirino della Procura di Velletri. Il bilancio è di 14 arresti e 10 ordinanze di applicazione dell'obbligo di dimora operati dal comando compagnia carabinieri - polizia militare A.M. - di Roma Ciampino. E la notifica di ulteriori 15 avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettanti indagati, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri, su richiesta di quella Procura della Repubblica.

Le indagini

Gli inquirenti della Procura di Velletri hanno indagato su due militari in servizio all'aeroporto di Ciampino che al contempo erano proprietari di una società edile con sede nella città castellana che si occupava anche di compravendita di immobili e ristrutturazioni. I due hanno ricevuto diversi appalti per opere della Forza Armata e uno di loro faceva affari con le ditte edili private che facevano sempre i lavori per la forza armata. In più sarebbe emerso che i due militari si approfittavano degli appalti a loro affidati per fare il pieno di materiali da costruzione che riutilizzavano per fino provati. Con questi provvedimento sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 12 militari e 12 civili, titolari e dipendenti di ditte edili, indagati a vario titolo turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione per l’esercizio della funzione, e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. I reati per cui gli investigatori hanno raccolto numerose prove sarebbero stati commessi a Roma, Ciampino, Pratica di Mare, Vigna di Valle, Furbara, Montecastrilli, Borgo Piave (Latina), Grazzanise e Somma Vesuviana nel periodo intercorso tra maggio 2017 e gennaio 2021.

La condotta illecita

L'esecuzione dell'ordinanza non è altro che l'epilogo di una complessa attività investigativa che inizia da una delega della Procura di Velletri, finalizzata a verificare la condotta illecita di due militari, entrambi effettivi all'epoca dei fatti al secondo Reparto Genio A.M.

di Ciampino e proprietari di una società edile privata, con quote di capitale pari all'85 per cento e al 15 per cento con sede nel comune di Ciampino e attiva nel campo immobiliare, dalla compravendita, permuta, ristrutturazione, costruzione, locazione, affitto fino alla manutenzione di immobili. I due, con incarichi di responsabilità nella gestione degli appalti per opere infrastrutturali della Forza Armata operavano, talvolta, anche quali delegati ad assumere l'incarico di direttore dei lavori e o responsabile di cantiere. Gli accertamenti finanziari svolti sul conto dei militari hanno consentito di scoprire come, tra uno dei due e alcuni titolari di ditte edili legate da vincoli contrattuali con la forza armata, emergessero singolarità riguardo diversi movimenti di denaro meritevoli di ulteriori approfondimenti. L'attività investigativa successiva ha previsto per gli investigatori il monitor di ben 49 appalti su lavori nelle basi militari dell'Aeronautica, dislocate nelle regioni del Lazio e della Campania. In questa circostanza sono emerse diverse condotte illecite che coinvolgevano, a vario titolo, anche altri militari e responsabili di altrettante ditte private. In particolare con un sistema viziato dall'irregolarità nell'assegnazione di appalti per la realizzazione di opere infrastrutturali di immobili militari, le ditte venivano agevolate garantendosi l'assegnazione diretta dei contratti pubblici. I due militari titolari della ditta privata ricevevano in cambio prestazioni d'opera e materiali per propri fini e gli altri appartenenti alla Forza Armata coinvolti consapevolmente consentivano tali condotte, venendo meno ai doverosi obblighi di vigilanza e controllo. II volume d'affari degli appalti ammonta complessivamente a circa 3 milioni di euro. L'Aeronautica Militare al tempo, dopo le prime evidenze investigative e l'esecuzione dei primi atti, aveva avviato una propria inchiesta amministrativa interna nel periodo monitorato - dal maggio 2017 a gennaio 2021 - confluita nell' attuale documentazione che prova di fatto le irregolarità emerse in ordine alle procedure di assegnazione degli appalti.

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