Appalti irregolari per realizzare gli alloggi dei militari per un volume di affari pari a 3 milioni di euro. Quarantanove cantieri tra Lazio e Campania mel mirino della Procura di Velletri. Il bilancio è di 14 arresti e 10 ordinanze di applicazione dell'obbligo di dimora operati dal comando compagnia carabinieri - polizia militare A.M. - di Roma Ciampino. E la notifica di ulteriori 15 avvisi di conclusione delle indagini preliminari ad altrettanti indagati, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri, su richiesta di quella Procura della Repubblica.
Le indagini
Gli inquirenti della Procura di Velletri hanno indagato su due militari in servizio all'aeroporto di Ciampino che al contempo erano proprietari di una società edile con sede nella città castellana che si occupava anche di compravendita di immobili e ristrutturazioni. I due hanno ricevuto diversi appalti per opere della Forza Armata e uno di loro faceva affari con le ditte edili private che facevano sempre i lavori per la forza armata. In più sarebbe emerso che i due militari si approfittavano degli appalti a loro affidati per fare il pieno di materiali da costruzione che riutilizzavano per fino provati. Con questi provvedimento sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 12 militari e 12 civili, titolari e dipendenti di ditte edili, indagati a vario titolo turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione per l’esercizio della funzione, e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. I reati per cui gli investigatori hanno raccolto numerose prove sarebbero stati commessi a Roma, Ciampino, Pratica di Mare, Vigna di Valle, Furbara, Montecastrilli, Borgo Piave (Latina), Grazzanise e Somma Vesuviana nel periodo intercorso tra maggio 2017 e gennaio 2021.
La condotta illecita
L'esecuzione dell'ordinanza non è altro che l'epilogo di una complessa attività investigativa che inizia da una delega della Procura di Velletri, finalizzata a verificare la condotta illecita di due militari, entrambi effettivi all'epoca dei fatti al secondo Reparto Genio A.M.
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