Case occupate a Roma, residenza agli abusivi: Michetti boccia Gualtieri «Direttiva illegittima»

Il parere dell’ex candidato, richiesto da Rocca (FdI): «Invase competenze altrui»

Case occupate a Roma, residenza agli abusivi: Michetti boccia Gualtieri «Direttiva illegittima»
di Fabio Rossi
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Mercoledì 22 Febbraio 2023, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 12:41

La direttiva del Campidoglio per dare la residenza agli occupanti abusivi degli appartamenti, purché fragili, sarebbe «inficiata da eccesso di potere», in quanto «attraverso una inammissibile interpretazione estensiva si amplia il contenuto della norma statale», e quindi sarebbe passibile di annullamento. A sostenerlo è un parere legale richiesto dalla commissione capitolina trasparenza - presieduta da Federico Rocca (Fratelli d'Italia) - sulla norma varata dal sindaco Roberto Gualtieri in deroga al decreto Lupi, che impone il divieto di residenza e allacciamento ai servizi pubblici per chi abita illegalmente in immobili occupati.

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Residenza agli abusivi, il caso

Il parere - firmato da Enrico Michetti, avvocato di lunga esperienza nel diritto amministrativo e candidato del centrodestra per Palazzo Senatorio nel 2021 - è stato inviato al premier Giorgia Meloni, al ministro degli Interni Matteo Piantedosi, al governatore del Lazio Francesco Rocca e al presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo.


I PUNTI
Secondo il parere, la direttiva dell'amministrazione comunale sarebbe viziata per «carenza dei presupposti, eccesso di delega, difetto di istruttoria, disparità di trattamento, difetto di motivazione, contraddittorietà intrinseca».

In particolare «la legge, ai fini del riconoscimento della residenza non attribuisce all'autorità amministrativa alcuna sfera di discrezionalità, ma soltanto compiti di mero accertamento della sussistenza dei presupposti ex lege previsti per il relativo rilascio - scrive Michetti - senza che valutazioni discrezionali possano essere stabilite da fonti normative inferiori quali ordinanze sindacali o regolamenti comunali». Quindi, sostiene l'avvocato, il provvedimento invaderebbe «materie riservate alla competenza esclusiva dello Stato», finendo «per ledere diritti costituzionalmente sanciti invadendo settori che la Costituzione riserva alla potestà legislativa statale e regionale, compromettendo l'unità dell'ordinamento giuridico, che costituisce la precondizione dell'ordine e della razionalità del sistema». Per questi motivi sussisterebbero «i presupposti per l'annullamento in autotutela della direttiva ovvero in difetto l'annullamento straordinario», ai sensi dell'articolo 138 del Testo unico degli enti locali (Tuel).


LA POLEMICA
Il parere sulla direttiva accende il dibattito politico. «Non mi sono fermato alle formali risposte del segretariato generale - sottolinea il presidente della commissione trasparenza - ma ho voluto approfondire interpellando l'avvocato amministrativista Enrico Michetti, che con un parere ha smontato punto per punto la legittimità della direttiva Gualtieri». Non si poteva «superare con la stessa il decreto Lupi allargando la platea dei beneficiari - dice Rocca - Gli uffici devono procedere a denuncia d'ufficio, perché così è previsto dal codice penale. E il parere di Michetti smentisce anche il fatto che gli abusivi possono fare domanda per le case dell'edilizia residenziale pubblica, in aperto contrasto con la legge regionale». Il consigliere di Fdi annuncia la convocazione di «una ulteriore seduta della commissione trasparenza, nella quale porterò il parere in mio possesso per avviare una interlocuzione con gli uffici dell'amministrazione, affinché rispondano puntualmente ai richiami legislativi che vengono posti». Altrimenti, aggiunge Rocca, «il prossimo passaggio sarà quello di rivolgermi all'autorità giudiziaria per evidenziare le violazioni di legge che l'amministrazione sta portando avanti». La risposta del Campidoglio è affidata all'assessore alle politiche abitative: «Mi fa già ridere che un ex candidato sindaco, dopo le varie figuracce rimediate in campagna elettorale e la successiva sconfitta, esprima opinioni su un atto che, nemmeno a dirlo, è pienamente legittimo - replica Tobia Zevi - Ha dato a centinaia di cittadini, finora invisibili, la possibilità di iscriversi all'anagrafe, di avere un pediatra o una scuola nel quartiere».
 

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