Case occupate Roma, quattro sgomberi al mese: «Via la malavita dalle case»

La Prefettura accelera le operazioni per liberare gli appartamenti occupati

Case occupate Roma, quattro sgomberi al mese: «Via la malavita dalle case»
di Fabio Rossi
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Mercoledì 24 Maggio 2023, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 11:47

Quattro appartamenti da sgomberare ogni mese. Tra San Basilio, Tor Bella Monaca, Ostia e tutti gli altri quartieri dove le occupazioni abusive spesso diventano un racket in mano a chi gestisce l'illegalità.

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A finire nel mirino della polizia locale sono soprattutto le case occupate da persone o famiglie considerate dagli investigatori come vicine ad ambienti malavitosi, secondo elenchi riservati in possesso della Prefettura.

L'obiettivo è duplice: da un lato, cacciare i soggetti più pericolosi; dall'altro, liberare le case, perché il Campidoglio ha sempre più necessità di avere appartamenti liberi, vista la lunghezza delle liste d'attesa di chi avrebbe diritto a ottenere un alloggio di edilizia residenziale pubblica.

GLI INTERVENTI

Ogni intervento di questo tipo, che coinvolge una cinquantina di agenti, è guidato dai vigili urbani dello Spe (gruppo sicurezza pubblica ed emergenziale), guidati dal comandante Stefano Napoli, insieme ai colleghi del Gssu (gruppo sicurezza sociale urbana), ai gruppi locali di ogni municipio interessato e alla polizia di Stato. Ogni volta, oltre a sgomberare gli appartamenti dagli occupanti abusivi, la polizia locale cambia le serrature alle porte e fa svuotare gli alloggi dalle suppellettili, che vengono conservate nei depositi. Il piano è già stato avviato nelle scorse settimane, ma ora è arrivata l'indicazione di accelerare i tempi. Con l'obiettivo, come detto, di mettere a segno almeno quattro operazioni al mese, per dare una svolta a una situazione che, nella Capitale, ha da tempo assunto i contorni dell'emergenza.

LA SITUAZIONE

Intanto la polizia locale ha messo a segno un blitz nel territorio del III municipio, insieme alla polizia di Stato, con quattro appartamenti liberati - tra Val Melaina, Serpentara e Vigne Nuove - e sei persone complessivamente allontanate (in questi casi non legate alla malavita). I vigili urbani sono entrati negli appartamenti, supportati dalla sala operativa sociale del Campidoglio, che ha offerto soluzioni abitative agli occupanti senza titolo rimasti senza un tetto. Due gli appartamenti liberati dagli occupanti abusivi a Val Melaina - in via Monte Favino e via Monte Severo - mentre gli altri erano in via Ezio Pinza, a Serpentara, e in via Antonio de Curtis, a Vigne Nuove.

L'ELENCO

Intanto, continuano le procedure per sgomberare le grandi occupazioni: gli edifici abitati illegalmente da anni. Per il 2023 la lista degli immobili da liberare annovera 27 diversi siti (su 92 complessivamente in mano agli abusivi): si va da Cinecittà a viale del Policlinico, a via Prenestina. Un elenco di volta in volta rivisto a seconda della urgenza dei provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria. Al primo posto della lista c'è l'ex Museo dell'Altro e dell'Altrove (Maam), edificio sulla Prenestina dove vivono una settantina di nuclei familiari per circa 200 persone, metà delle quali minori. Quindi l'ex salumificio Fiorucci a viale del Policlinico, il Metropoliz, anche qui un paio di centinaia di persone, e una delle più "antiche" occupazioni romane: via Calpurnio Bibulo al Tuscolano. Ma non sarà l'unico criterio di priorità: perché ove vi fossero situazioni più complicate da gestire (nel casi in cui ci fossero troppi nuclei in condizioni di fragilità da dovere ricollocare), allora si procederà comunque recuperando gli spazi più accessibili. Insomma, la linea intrapresa è quella di un approccio soft per scongiurare disordini come quelli avvenuti nell'estate del 2017 in via Curtatone ed evitare che interi nuclei con bambini o persone fragili si ritrovino letteralmente per la strada.
 

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