Atac, cyber-attacco al sito web e biglietterie in tilt. Scatta l'interrogazione parlamentare sul blocco social degli utenti

La municipalizzata rassicura: «servizio di trasporto regolare» ma è polemica

Atac, cyber-attacco sito web e biglietterie in tilt. Scatta l'interrogazione parlamentare sul blocco social degli utenti
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 11:56

Mentre tutti i sistemi informatici di Atac vanno in tilt dalle prime ore della mattina a causa di un “attacco cyber”, il caso dell’uso di toni sopra le righe su twitter da parte dell’Azienda nei confronti dei passeggeri, approda in Senato. La senatrice di Italia Viva-Azione, Raffaella Paita, non appena letti i servizi pubblicati da Il Messaggero, sui blocchi degli utenti da parte di Atac annuncia la decisione di presentare immediatamente un’interrogazione. Anche i vertici politici del Campidoglio sono stati sollecitati a prendere una posizione sull’argomento. Per ora, senza esito. In più, da inizio mattina tutti i sistemi informatici dell’azienda risultano fuori servizio.

Atac, il sito sotto attacco hacker: offline i servizi di biglietteria nelle sedi ma il servizio del trasporto è regolare

Atac, poco fa, ha rilasciato un comunicato: “Dalle prime ore di questa mattina il sito internet di Atac risulta non raggiungibile per problemi tecnici a seguito di un attacco cyber.

Al momento risultano off line anche i servizi di biglietteria nelle sedi ATAC. Rimangono attive le macchine emettitrici biglietti (MEB) nelle stazioni. I sistemi di gestione operativi sono tutti funzionanti e l'erogazione del servizio di trasporto è regolare. I tecnici sono al lavoro per ripristinare le funzionalità dei servizi interrotti. Gli aggiornamenti verranno tempestivamente segnalati”. La vicenda della “netiquette" (le regole informali sui social, ndr) di Atac nasce all’indomani della denuncia di Francesca Mannocchi, giornalista, su un annuncio diffuso in metropolitana da un addetto di stazione: “Attenzione agli zingari”. Immediata inchiesta interna, colpevole identificato con sanzioni in arrivo e addirittura il sindaco Gualtieri pronto a intervenire per stigmatizzare un annuncio decisamente sopra le righe. Quello che non è passato inosservato agli utenti, però, è che una denuncia fatta da una “penna famosa” abbia avuto questa attenzione mediatica mentre quelle quotidiane degli utenti rimangono quasi tutte senza risposta. Non solo. Ma spesso, di fronte alle critiche, l’account aziendale su twitter (@infoatac) usa toni aspri e arroganti, rimproverando gli utenti rei di criticare proprio questi toni etichettati come “non istituzionali”. E che arriva spesso a bloccare gli utenti sul social.

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La risposta dell’azienda, timida e un po’ stizzita, è stata quella di rimandare alla politica social seguita e annunciata sul sito internet https://www.atac.roma.it/social-media-policy. Fuori dai microfoni, però, un chiarimento aggiuntivo: le segnalazioni che riguardano potenziali situazioni di pericolo per le persone, anche se provenienti da account twitter palesemente finti o satirici, sono obbligatoriamente controllate, se necessario anche bloccando il servizio viaggiatori. Questo perché, al netto della attendibilità della fonte, la segnalazione di pericolo non può essere sottovalutata dall’Azienda. Nello specifico, Atac non considera il proprio servizio Twitter come “canale di emergenza, di pubblica necessità o essenziale all’erogazione del servizio di trasporto” per cui l’Azienda potrà rimuovere tutti “i post, i commenti o i materiali audio/video che: hanno un contenuto politico o propagandistico; presentano un linguaggio inappropriato e/o un tono minaccioso, violento, razzista, volgare o irrispettoso; hanno contenuti offensivi, ingannevoli, allarmistici, o in violazione di diritti di terzi; divulgano dati e informazioni personali o dati sensibili che possono cagionare danni o ledere la reputazione a terzi e/o all’Azienda; divulgano informazioni riservate o protette dal diritto alla privacy, come la corrispondenza interna; hanno un contenuto discriminatorio per genere, etnia, lingua, credo religioso, opinioni politiche, orientamento sessuale, età, condizioni personali e sociali; diffamano, minacciano o incitano alla violenza nei confronti del personale dell'azienda, in particolare quello operativo”. Inoltre, “In caso di mancato rispetto delle regole della social policy, Atac si riserva di nascondere o cancellare contenuti, bloccare, eventualmente gli utenti e segnalarli ai sistemi di moderazione del social network utilizzato fatta salva la possibilità, in casi gravi, di acquisire i contenuti per la trasmissione alle forze di polizia o all'Autorità giudiziaria”.

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