Il Lazio è in vetta delle classifiche italiane per l'uso degli antivirali contro la Covid-19. Secondo i dati di Aifa, infatti, una buona parte di questi farmaci vengono prescritti a Roma, Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo.
Nell'ultimo monitoraggio dell'Aifa (l'Agenzia italiana per il farmaco) per i pazienti malati di Covid-19 e in trattamento a casa, il Lazio (con il 12,31%), è la prima Regione italiana per prescrizione. A seguire, la Lombardia (con l'11,24%), l'Emilia-Romagna (al 10,9%), il Veneto (al 9,49%), la Toscana (al 9,05%). Prima regione del Sud, la Puglia (al 6,81%). Gli antivirali usati per la Covid per i pazienti non ricoverati sono il Remdesivir, il Molnupiravir, il Paxlovid.
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Come si assumono i farmaci antivirali
Come si assumono: la prescrizione del Paxlovid prevede tre compresse due volte al giorno, il Molnupiravir quattro compresse due volte al giorno.
Per i ricoverati il Lazio rappresenta il 13,3% della quota dell'intero Paese dei trattamenti di Remdesivir prescritti, seconda solo alla Lombardia (al 15,4%). Le altre Regioni seguono da lontano: l'Emilia-Romagna è al 9,3%, La Toscana all'8,24%, la Liguria al 6,81%, il Veneto al 7,43%. il Piemonte al 7,25%.
Chi può prendere gli antivirali
«Quello degli antivirali è un trattamento che funziona bene ci sono anche numerosi studi, anche basati sulla 'Real life' (quindi, sull'efficacia clinica, ndr) che hanno dimostrato di essere efficacissimi nelle prime fase dell'infezione – spiega Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana di Malattie Infettive e Tropicali - Esistono regole ben precise per la loro assunzione: devono essere presi dai soggetti ad alto rischio di evoluzione di malattia, over-65 e quelli con comorbilità, patologie croniche gravi come cardiopatici, con broncopneumopatie e ovviamente tutti i pazienti immunodepressi, oncologici e con terapie immunosoppressive».