Ama taglia i bonus ai netturbini di Roma e chiede gli arretrati, i sindacati minacciano: «Scenderemo in piazza»

I lavoratori sulle chat aziendali: «Non siamo disposti a trattare al ribasso»

Ama taglia i bonus ai netturbini e chiede gli arretrati, i sindacati minacciano: «Scenderemo in piazza»
di Francesco Pacifico
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Giovedì 25 Maggio 2023, 07:06 - Ultimo aggiornamento: 07:08

«Se non ritira questa lettera, se non torna indietro dalle sue posizioni, Ama ci costringe ad andare allo sciopero». Trattiene a stento la rabbia Giancarlo Cenciarelli, segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio, uno dei principali sindacati nella municipalizzata dei rifiuti. Martedì l'azienda ha comunicato alle sigle confederali e alla Fiadel, attraverso una lettera del capo del personale Antonio Migliardi, che presto li avrebbe convocati con due punti all'ordine del giorno molto sensibili: ridiscutere 13 incentivi scaturiti da altrettanti accordi di contrattazione di secondo livello firmati dal 1983 a oggi e un aumento concesso nel 1995, in previsione del rinnovo del contratto, e ritenuto illegittimo dall'azienda tanto da essere pronta a chiedere ai lavoratori coinvolti di restituire questi soldi. Sul primo fronte queste indennità valgono una cinquantina di euro lorde al mese, per quanto riguarda l'intesa di 28 anni fa, 2mila dipendenti su oltre 7mila rischiano di dovere rimborsare dal giugno 2022 l'equivalente di 230 euro lorde al mese. Non è stata ancora fissata una data per aprire un tavolo, ma la Cgil non esclude neanche di presentarsi all'incontro. «Se non c'è un passo indietro - fa sapere Cenciarelli - io non vado a trattare al ribasso. Anche perché non sono accettabili decisioni unilaterali nelle relazioni sindacali».

Ama taglia i bonus ai netturbini e chiede gli arretrati: «Troppi incentivi». Oltre 2mila dipendenti dovranno restituire le somme incassate

E allo stesso modo montano, come dimostrano le chat interne, anche le tensioni tra i lavoratori.

All'inizio dell'era Gualtieri, i vertici di Ama si erano mostrati molto generosi con le maestranze: per la pulizia straordinaria voluta dal sindaco all'avvio del suo mandato, la giunta aveva messo in campo incentivi per 3 milioni di euro. Poi, i rapporti sono via via cambiati, anche perché il rilancio della municipalizzata avanza lentamente mentre aumentano i costi: per il caro carburante ed energia e per la necessità di mandare quasi la metà della spazzatura raccolta a Roma fuori dal Lazio, nel 2022 si è speso il 5 per cento in più del 2021. Cartina di tornasole sul versante delle relazioni sindacali anche la stretta voluta dall'attuale management contro gli inidonei o i furbetti, senza lesinare licenziamenti verso chi marca visita indebitamente o ruba carburante o ricambi. Un clima che potrebbe mettere a rischio alcune misure lanciate per ridurre il costo del lavoro: oltre alla rimodulazione dei premi, c'è l'attivazione dei contratti di espansione per prepensionare 700 addetti.

 

RAFFREDDAMENTO

In una nota Cgil, Cisl e Fiadel, oltre a esprimere «la totale disapprovazione del metodo e soprattutto del merito», scelto da Ama, lamentano «decisioni unilaterali senza tenere in nessun conto le corrette relazioni sindacali e le previsioni del vigente contratto collettivo nazionale». Per poi concludere: «In una situazione di pesante crisi economica, con l'inflazione in crescita costante, proporre di togliere soldi ai lavoratori vuol dire alimentare il conflitto e mettere in crisi il funzionamento dell'azienda». Quindi «si attiveranno tutte le forme di lotta anche con l'attivazione delle procedure di raffreddamento». Aggiunge Cenciarelli: «A maggior ragione se si pensa che l'azienda, nella sua lettera, non mette in discussione i premi dei dirigenti, che raggiungono anche i 600 euro al mese». Il leader regionale della Uil Trasporti, Alessandro Bonfigli, chiede alle parti di tornare al tavolo al «confronto negoziale allo scopo di generare risparmi e conseguenti emolumenti economici da reinvestire ed erogare sotto forma di "Performance Management" cioè la possibilità reale di raggiungere risultati concreti coinvolgendo tutte le persone interessate nell'organizzazione del lavoro al fine di creare un ambiente in cui possano dare il meglio di se recuperando fiducia e dignità». Intanto il consigliere di Azione, Francesco Carpano, ricorda che «ai cittadini non interessano le beghe interne, ma soltanto il miglioramento del servizio».
 

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