Set anni ‘70 ad Albano con Marco Giallini e Gianmarco Tognazzi: «Non ci resta che il crimine»

Il centro trasformato per le riprese del nuovo capitolo della saga diretta da Massimiliano Bruno

(Foto Sciurba)
di Tiziano Pompili
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Giovedì 17 Novembre 2022, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 08:05

Il centro storico di Albano è diventato set cinematografico per ospitare le riprese del film “Non ci resta che il crimine”, fortunata saga cinematografica interpretata da grandi attori italiani come Marco Giallini, Gianmarco Tognazzi e Giampaolo Morelli, guidati dalla sapiente regia di Massimiliano Bruno. Il film sarà visibile nel 2023 e la curiosità attorno a questa nuova “puntata” è già molto alta.

La zona è stata resa “off limits” per le automobili che già da lunedì scorso e fino a ieri sera non hanno potuto circolare, poi da oggi la troupe si trasferirà altrove e il centro storico di Albano tornerà alla sua “vita” di tutti i giorni.

Camion e camerini sono stati dislocati nelle zone adiacenti, mentre le principali scene che porteranno Albano sul grande schermo sono state girate in piazza Salvatore Fagiolo che si trova a pochi passi da Palazzo Savelli (sede del Comune) e altre ancora nel quartiere Cellomaio. 

 


Tutta l’area è stata “abbigliata” in stile anni Settanta visto che la pellicola è ambientata in quell’epoca: sono così comparse una cabina telefonica a gettoni, una vecchia Renault 4 rossa, un tavolino di calcio balilla piuttosto malandato, alcune macchinette dispensatrici di caramelle e poi un alberghetto dal nome “Pensione Italia” la cui insegna è stata apposta davanti all’ufficio del centro studi della Regione e una biblioteca denominata “Aragorn” che ha preso il posto di una tipografia storica della cittadina castellana. Il divieto di sosta e fermata è stato disposto lungo via San Pancrazio, piazza Costituente e via Settimio Severo. Inoltre lo stesso divieto ha riguardato una parte del parcheggio di Campo Boario. Per i residenti di via Graziosa è stato comunque possibile percorrere la strada in senso inverso. L’amministrazione comunale di Albano, nello scusarsi per il disagio con i residenti e tutti i cittadini, ha sottolineato che l’arrivo dell’importante set cinematografico è stata «un’altra occasione per dare lustro al nome della nostra città». 


Ovviamente orgoglioso il sindaco Massimiliano Borelli, che si è anche intrattenuto per qualche minuto con alcuni attori tra cui Giallini (mostratosi estremamente disponibile con tutti i fan che sono riusciti a intercettarlo nelle pause di lavoro): «Albano ha confermato il suo appeal a livello cinematografico e questo non può che essere un vanto – ha detto il primo cittadino - Negli ultimi due anni sono state numerose le produzioni che hanno scelto la nostra città: in questi giorni su Rai 1 è passato “Tutto per mio figlio” con Giuseppe Zeno che ha visto numerose scene girate ad Albano. La nostra città è stata presente anche nella serie Sky “La signora Fox” o nel film di prossima uscita “Rosanero” con Salvatore Esposito e ancora in un’altra pellicola che ha raccontato la storia di Franca Viola, prima donna ad aver rifiutato pubblicamente un matrimonio riparatore». 


UN LEGAME CON IL TERRITORIO 
La fortunata serie “Non ci resta che il crimine” è iniziata nel 2019 e vedrà anche stavolta inseguimenti e sparatorie tipici dei film polizieschi degli anni Settanta, oltre ad un gergo metropolitano quasi incomprensibile. Tra l’altro la produzione si conferma molto legata al territorio dei Castelli Romani: tre anni fa, infatti, alcune delle scene di “Non ci resta che il crimine 2” vennero girate nelle viette e nel centro storico di Marino, mentre altre scene di questo nuovo film in uscita nel 2023 sono state girate nella zona dell’Osservatorio astronomico di Monte Porzio Catone. A maggio scorso, il centro storico di Genzano aveva ospitato addirittura le riprese del decimo capitolo della saga internazionale “Fast and Furious” con Jason Momoa e Vin Diesel, attirando grandissima curiosità da parte di appassionati e addetti ai lavori. 

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