Dennis Di Tuccio e Riccardo Marchese, chi sono i 18enni morti in un incidente a Roma: erano amici d'infanzia

I selfie e le vacanze, le ragazze e la scuola: sui social i racconti della loro giornate

Dennis Di Tuccio e Riccardo Marchese, chi sono i 18enni morti in un incidente a Roma: erano amici d'infanzia
di Veronica Cursi
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Sabato 17 Dicembre 2022, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 11:19

L'ultima corsa alle 6 del mattino a bordo del suo scooter. Quel Sh bianco che appare spesso nelle foto condivise sui social da Riccardo Marchese, il ragazzo di 18 anni morto al'alba insieme all'amico Dennis Di Tuccio in un incidente alla Garbatella a Roma. Proprio quel motorino si sarebbe andato a schiantare contro un camion che - stando a una prima ricostruzione - stava facendo manovra. I due giovani, a causa del violento impatto, sono stati sbalzati a terra. Uno di loro è morto sul colpo, l'altro all'ospedale San Giovanni dov'era stato trasportato d'urgenza. 

Roma, due 18enni morti in un incidente alla Garbatella: il loro scooter si è schiantato contro un camion che faceva manovra

Amici d'infanzia

Erano amici d'infanzia Riccardo e Dennis.

Nei loro profili Instagram e TikTok scorrono foto con amici e fidanzate. Attimi che raccontano due vite giovani, finite troppo presto: le notti in discoteca, i selfie con i compagni di scuola, le vacanze al mare: «Molte persone entreranno e usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore», scriveva Dennis. 

Tatuaggi e moto

In un video su Tik Tok Riccardo si raccontava a modo suo: la telecamera che riprende il contachilometri della sua moto da 90 a 92, a 93 all'ora; i selfie in cui mostra i tatuaggi, le foto in bianco e nero, l'espressione seria. Un ragazzo del 2004, con i suoi 18 anni aperti sulla vita e sul futuro. Entrambi condividevano la passione per la musica trap. E proprio come i loro idoli, giocavano fare i duri tra selfie a petto nudo e muscoli in bella vista: «Non riusciresti a gestirci manco se ti dessimo le istruzioni», scriveva sempre Dennis. 

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