Roma, crolla un pino davanti all'ingresso dell'Università Roma Tre (chiusa per il 25 aprile): tragedia sfiorata

Ostiense, i residenti: «Per fortuna era un giorno di festa, abbiamo rischiato una strage»

Roma, crolla un pino davanti all'ingresso dell'Università (chiusa per il 25 aprile): tragedia sfiorarata
di Fernando M. Magliaro
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Martedì 25 Aprile 2023, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 22:57

La casualità ha voluto che l’enorme pino cadesse ieri, 25 aprile, in un giorno in cui l’Università rimane chiusa. In una qualunque altra giornata le conseguenze avrebbero potuto essere decisamente più drammatiche. La chiamata all’Assessorato all’Ambiente arriva intorno alle 12.30: un enorme pino è crollato in strada, di fronte l’Università Roma Tre a Ostiense

Poco dopo arrivano le squadre del Servizio Giardini del Comune che in un paio d’ore ripuliscono tutto. Insieme a loro, anche i vigili urbani che si occupano di transennare la strada e mettere in sicurezza il traffico.
Lo sconcerto degli studenti di Roma Tre è riassunto in un post di Riccardo Romano sulla pagina Facebook dell’Ateneo: «Pensate se oggi l’università fosse rimasta aperta che strage di studenti poteva avvenire».

Ma le voci dalla strada sono sostanzialmente unanimi: «Meno male che non c’era nessuno», dice Francesca, studentessa «ma della Sapienza» che abita lì di fronte, «perché quel baretto è sempre pieno di ragazzi e il via vai dentro l’Università è ovviamente tanto».

Già dalle immagini scattate dai fotografi e da quelle diffuse nei video in rete si vede chiaramente come l’albero sia praticamente del tutto privo di radici, una specie di asparago infilato nel terreno. «Ma basta guardare le immagini di Google Street View», dice Giorgio Di Mario, residente in via Ostiense «Si vede benissimo che il pino è fortemente inclinato verso l’ingresso dell’ateneo, a pochi metri di distanza dai gazebo di un chiosco bar su via Ostiense». Il che riporta immediatamente alla memoria i diversi precedenti. 

I PRECEDENTI
Solo per limitarsi agli ultini mesi: a inizio aprile un pino era finito a terra sulla Colombo, ad Acilia, impattando sopra un’auto ferma al semaforo. Un mese prima, un altro albero era caduto in zona Val Melaina, danneggiando quattro auto in sosta. E, a fine gennaio, dopo ore di pioggia, era venuto giù un albero sulla Cassia. Anche lì solamente il caso ha evitato conseguenze gravi. Pini di Roma che, da alcuni anni, sono sotto attacco di un parassita, la Toumeyella parvicornis, una specie di cocciniglia che attacca gli alberi nutrendosi della loro linfa e ricoprendoli di una specie di melassa che impedisce alla pianta di respirare. E, come negli anni passati l’epidemia di punteruolo rosso aveva colpito e decimato le palme di Roma, così questa altra epidemia ha messo i pini della città sotto la lente di ingrandimento del Campidoglio. 

Non a caso, in vista della tappa conclusiva dell’edizione 2023 del Giro d’Italia, il Comune è corso ai ripari e ha da poco terminato le prove di trazione su tutti i pini della Colombo dalle Terme di Caracalla (dove passerà una parte del percorso della tappa) fino a Ostia. 
 

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