Villaggio Olimpico, residenti in rivolta contro la pedonalizzazione: «Presenteremo ricorso»

I cittadini hanno intenzione di scrivere al Capo di stato e di presentare un ricorso straordinario entro 120 giorni dalla data della sua pubblicazione che è stata il 5 ottobre

L'area "contesa" tra piazza Grecia e piazza Jan Palach
di Raffaele Marra
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Martedì 13 Dicembre 2022, 14:57 - Ultimo aggiornamento: 17:18

La pedonalizzazione di un nuovo parco urbano tra piazza Grecia e piazza Jan Palach al Villaggio olimpico non “s'adda fare” dicono i residenti, ricorreremo al Capo di stato. «Una pedonalizzazione al Villaggio che non avrebbe senso - dice il consigliere Francesco de Salazar - ci sono tante aree pedonali e il villaggio non ne ha bisogno di altre, i residenti in passato hanno consegnato una raccolta firme che riuscì a “definanziare” e a bloccare il progetto, adesso con la Giunta Gualtieri è ritornata in ballo con la sua approvazione. Quello che è stato presentato presenta dei vizi di forma macroscopici - conclude il consigliere del II municipio - l’assenza di partecipazione e condivisione con i cittadini è una cosa che non è accettabile ma la presidente del municipio e il sindaco non lo vogliono capire e vanno avanti che interessi ci sono sotto? Un progetto già bocciato la prima volta che avrebbe un impatto enorme e che eliminerebbe il verde verticale e molti posti auto, perchè si andare avanti contro il parere dei residenti?».

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I cittadini hanno intenzione di scrivere al Capo di stato e di presentare un ricorso straordinario entro 120 giorni dalla data della sua pubblicazione che è stata il 5 ottobre.

Nessuno capisce perchè si vuole andare avanti su un progetto osteggiato dai residenti vuol dire che non è a dimensione d’uomo e non è utile per chi ci abita e lo vive. Un progetto nato a febbraio 2021 e approvato il 5 ottobre scorso con una determinazione dirigenziale che costerebbe 3 milioni di euro e le uniche prescrizioni sarebbero conservare gli alberi ed evitare attraversamenti rialzati. Un’idea di urbanizzazione che ha trovato sempre il parere contrario della stragrande maggioranza delle 1500 famiglie residenti al Villaggio e che chiedono altre priorità: la cura del verde, la sicurezza e ed eliminare il degrado portato dalla “camperopoli” dei nomadi e la prostituzione dei viados.

 

«Siamo venuti a conoscenza di questa cosa attraverso i giornali pare che abbiano fatto una riunione segretissima di pochissime decine di persone che hanno dato parere favorevole - dice Marina un architetto residente nel Villaggio - probabilmente per i nuovi residenti c’è un interesse  per farlo diventare un Consorzio che lo dicessero». I residenti quindi continueranno a urlare il loro dissenso, e la loro contrarietà a cambiare l’assetto urbanistico dell’area: «Si possono prevedere dei percorsi pedonali  ma non stravolgere l’attuale assetto - conclude l’architetto - facendolo diventare un circuito chiuso, per non parlare della pista da skateboard che vorrebbero creare sotto Corso Francia».

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