Roma, strisce pedonali cancellate e sosta selvaggia: così nasce l’incrocio killer del Fleming. I residenti: «Rischiamo tutti i giorni»

Via Flaminia Vecchia angolo via Bevagna: incidenti e paura, l'ira degli abitanti

Roma, strisce pedonali cancellate e sosta selvaggia: così nasce l’incrocio killer del Fleming
di caterina danese
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Venerdì 28 Ottobre 2022, 15:34 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 08:38

L’ultima vittima, per fortuna senza gravi conseguenze, è stata una giovane donna investita proprio ieri sulle strisce pedonali mentre attraversava, forse anche distrattamente riferiscono i testimoni. Ma il punto è sempre lo stesso: via Flaminia Vecchia angolo via Bevagna. L’incrocio killer del Fleming, come è stato ribattezzato dai residenti, poiché negli anni sono tanti gli incidenti che si sono registrati, uno anche mortale. Qui le strisce pedonali sono state riposizionate, cancellate (male) e ridisegnate più avanti ma senza alcun miglioramento per la sicurezza.

Un punto reso ancora più pericoloso dalla sosta selvaggia.

Non ci sono solo le auto parcheggiate in doppia fila di chi accompagna i figli al vicino istituto Gesù Maria. A togliere visibilità a mezzi e pedoni ci sono anche quelle parcheggiate sui marciapiedi, abbandonate distrattamente da chi frequenta le numerose attività commerciali della zona o da chi deve scaricare la merce nei negozi.

 

«E’ così a tutte le ore del giorno» racconta Lucia, 40 anni, residente a via Nitti, un’altra di quelle strade del Fleming maglia nera per sosta selvaggia. «Tuttavia – spiega ancora – per chi abita qui è quasi impossibile evitare questo tratto, la gente dovrebbe essere un po’ più civile. Non dico che si risolverebbero i problemi ma indubbiamente la situazione migliorerebbe».

E a via Bevagna abita anche il signor Edward von Freymann, il papà di Gaia, la sedicenne che nel 2019 ha perso la vita in un tragico incidente, investita da un’auto, nella vicina Corso di Francia, insieme all’amica Camilla. «Ci vorrebbe un po’ più di rispetto» ammonisce Edward, dal 2011 costretto su una sedia a rotelle proprio a causa di un incidente stradale. «Alle già pessime condizioni dei marciapiedi, - spiega - pieni di barriere architettoniche, buche e avvallamenti che li rendono impraticabili, si aggiunge anche la maleducazione delle persone. Parcheggiare sopra al marciapiede significa costringere noi disabili a camminare sulla strada, con il rischio di essere investiti. Stessa cosa per chi parcheggia sulle strisce pedonali, una situazione all’ordine del giorno. E se glielo fai notare ti rispondono anche male! È questo il motivo per cui, - prosegue - grazie alla Fondazione Gaia von Freymann e alla Polizia Stradale, stiamo realizzando progetti di sensibilizzazione nelle scuole sul tema della sicurezza stradale e sull’inclusione delle persone disabili. Il prossimo appuntamento è per fine novembre».

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«Presto via Bevagna sarà censita all’interno del Pacchetto di sicurezza stradale, un progetto di cui mi sto occupando da tempo» dichiara Max Petrassi, consigliere del XV Municipio. «Si tratta di una cartina interattiva – conclude – che raccoglie tutte le segnalazioni che arrivano dai cittadini e che riporta gli interventi in corso, sia sulla grande che sulla piccola viabilità. Dalla sicurezza stradale alla manutenzione dei marciapiedi, dagli attraversamenti al ripristino della segnaletica, abbiamo anche chiesto maggiori controlli della Polizia Locale».

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