Roma, strage a Colle Salario: una targa e quattro panchine in memoria delle vittime

Il ricordo di Nicoletta, Fabiana, Elisabetta e Sabina uccise lo scorso 11 dicembre durante una riunione di condominio

la targa in memoria delle vittime della sparatoria dello scorso 11 Dicembre, in un bar a Colle Salario
di Alessia Perreca
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Domenica 12 Marzo 2023, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 12:28

“In questo luogo il giorno 11 Dicembre 2022 la mano assassina di un uomo ha portato via alle nostre vite Fabiana, Elisabetta, Nicoletta e Sabina.” E’ quanto si legge nella targa che ricorda le quattro vittime uccise dalla mano assassina di Claudio Campiti, tre mesi fa esatti, in un bar a Colle Salario. 

 

Nella giornata di ieri, a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia, un momento di preghiera e di raccoglimento per ricordare le donne uccise.  Un orrore che nessuno mai potrà dimenticare quello che si è consumato nel bar di via Monte Giberto, dove una fredda domenica mattina di dicembre, Claudio Campiti è entrato e ha sparato con una pistola contro i condomini del Consorzio Valle Verde, nel corso dell’ultima riunione di condominio.

Quattro le vittime, tutte donne: Sabina Sperandio, Nicoletta Golisano ed Elisabetta Silenzi, uccise sul colpo. Fabiana De Angelis, deceduta 48 ore dopo all’Ospedale San’Andrea dove era arrivata in condizioni disperate dopo essere stata raggiunta da un proiettile al cranio. Vittime, ma anche feriti. Uno di loro è riuscito a disarmare Campiti in un momento in cui l’arma si era inceppata.

Una targa, dunque, ma anche quattro panchine con i loro nomi - allestite all’interno di un'area verde strappata all'incuria ed ora recuperata - e due ulivi.

“Siamo arrivati dieci minuti dopo la tragedia e abbiamo visto le persone stese all’interno del gazebo”, racconta Damiano Mele, presente ieri alla cerimonia. “Una giornata che diventa speciale per coloro che sono presenti e per gli abitanti del quartiere. Vittime uccise per motivi banali. Questo dovrebbe far riflettere tutti noi. Probabilmente dovremmo stare più attenti alla nostra vita e a quella di chi ci è vicino.”

"Un gesto di grande generosità da parte del quartiere e non scontato - ha dichiarato al Messaggero il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne - che prova - seppur in minima parte - a far sentire meno soli gli amici, le amiche e soprattutto i familiari delle vittime."

“Mi unisco a tutte le istituzioni e ringrazio i comitati che hanno promosso questa iniziativa in ricordo delle vittime della strage di Colle Salario. Che gli ulivi che sono stati piantati siano il simbolo della forza di queste quattro donne”, ha commentato la Consigliera ( Iv), nel Municipio III, Marta Marziali. 

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