“In questo luogo il giorno 11 Dicembre 2022 la mano assassina di un uomo ha portato via alle nostre vite Fabiana, Elisabetta, Nicoletta e Sabina.” E’ quanto si legge nella targa che ricorda le quattro vittime uccise dalla mano assassina di Claudio Campiti, tre mesi fa esatti, in un bar a Colle Salario.
Nella giornata di ieri, a poche centinaia di metri dal luogo della tragedia, un momento di preghiera e di raccoglimento per ricordare le donne uccise. Un orrore che nessuno mai potrà dimenticare quello che si è consumato nel bar di via Monte Giberto, dove una fredda domenica mattina di dicembre, Claudio Campiti è entrato e ha sparato con una pistola contro i condomini del Consorzio Valle Verde, nel corso dell’ultima riunione di condominio.
Una targa, dunque, ma anche quattro panchine con i loro nomi - allestite all’interno di un'area verde strappata all'incuria ed ora recuperata - e due ulivi.
“Siamo arrivati dieci minuti dopo la tragedia e abbiamo visto le persone stese all’interno del gazebo”, racconta Damiano Mele, presente ieri alla cerimonia. “Una giornata che diventa speciale per coloro che sono presenti e per gli abitanti del quartiere. Vittime uccise per motivi banali. Questo dovrebbe far riflettere tutti noi. Probabilmente dovremmo stare più attenti alla nostra vita e a quella di chi ci è vicino.”
"Un gesto di grande generosità da parte del quartiere e non scontato - ha dichiarato al Messaggero il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne - che prova - seppur in minima parte - a far sentire meno soli gli amici, le amiche e soprattutto i familiari delle vittime."
“Mi unisco a tutte le istituzioni e ringrazio i comitati che hanno promosso questa iniziativa in ricordo delle vittime della strage di Colle Salario. Che gli ulivi che sono stati piantati siano il simbolo della forza di queste quattro donne”, ha commentato la Consigliera ( Iv), nel Municipio III, Marta Marziali.