Roma, quando il parcheggio si trasforma in un incubo: Corso Trieste maglia nera

Il rapporto dell’Agenzia di controllo dei servizi sui dati di Roma mobilità

Roma, quando il parcheggio si trasforma in un incubo: Corso Trieste maglia nera
di Giampiero Valenza
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Mercoledì 28 Dicembre 2022, 06:48 - Ultimo aggiornamento: 10:24

La caccia all'ultimo regalo di Natale ha fatto emergere in città una delle grane di Roma: troppe auto e pochi, pochissimi posti dove parcheggiare. E così si gira per ore alla ricerca di un'area di sosta e per andare a fare visita ai parenti o per una puntatina al volo in un negozio. Ma ci sono zone dove la situazione è ancor più complessa di altre. Secondo la relazione 2022 dell'Agenzia per la mobilità la situazione più critica, per i romani, è nel quadrante Nord: il 28,3% si definisce per niente soddisfatto nella ricerca del parcheggio e il 34,9% è poco soddisfatto. In pratica, la bocciatura è per più di un automobilista ogni due. Situazione meno complessa, ma comunque (a quanto pare) abbastanza estenuante per gli automobilisti, è nella zona Est (il 6,3% si ritiene non si ritiene per niente soddisfatto).

I quartieri più critici sono quelli di Trieste (per niente soddisfatto è il 47,9%, poco soddisfatto il 33%), Nomentano, Tiburtino, Salario (non sono soddisfatti il 46,7% degli automobilisti e sono poco soddisfatti il 38,5% chi frequenta quelle zone). A seguire ci sono Parioli, Pinciano e Salario (non amano per niente la condizione dei parcheggi il 38,6% dei patentati che si trovano da quelle parti e si ritengono poco soddisfatti il 40,6%).

Tra le aree più complesse, poi, le zone di Flaminio, Della Vittoria, il Centro storico, Prati e, solo dopo (con il 54% che si ritiene poco soddisfatto), i quartieri Appio, Tuscolano ed Europa.

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AUTO E CAOS
Secondo l'Acos, l'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali (che ha elaborato dati di Roma servizi per la mobilità), in tutto il 2021 c'è stato un «sensibile incremento dell'insoddisfazione» legata soprattutto all'uso maggiore dell'auto privata. In pratica, anche il Covid ha contribuito al maggior uso delle macchine e, di conseguenza, alla difficoltà di trovare parcheggio. Per Nomentano, Prati, Flaminio e Pinciano lo studio nota come solo una sia la motivazione legata a tutta questa insoddisfazione tra i cittadini capitolini: la limitatezza dell'offerta. Quindi, non sono le lunghe soste di chi ci abita ma, materialmente, i pochi stalli messi a disposizione lungo le strade.


I NODI DI SCAMBIO
Girare via per via alla ricerca di un luogo dove parcheggiare, dunque, non è piacevole. Più gradita è invece la scelta della sosta delle aree di scambio, dove si può lasciare l'auto e prendere la metropolitana. Il gradimento, in questo caso, è molto più alto, anche se si registra un calo. Secondo gli analisti che hanno realizzato lo studio, all'origine di questa riduzione ci sarebbe l'aumento delle auto circolanti che sceglierebbero questa soluzione. Infatti, si ritenevano molto soddisfatti il 14,8% dei romani nel 2019, poi il 21,2% nel 2020 e solo il 5,3% nel 2021. Ma allo stesso tempo è cresciuto il numero di chi si ritiene abbastanza soddisfatto della soluzione del parcheggio nel nodo di scambio: nel 2020 la percentuale era al 46,5%, nel 2021 si è attestata al 70,2%.
 

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