Rifiuti a Roma, decine di cassonetti a fuoco. La paura dei cittadini: «Puliamo le strade da soli»

Bidoni in fiamme in tutta la città, il rischio che coinvolgano case e auto

Rifiuti a Roma, decine di bidoni a fuoco. La paura dei cittadini: «Puliamo le strade da soli»
di Valeria Di Corrado e Raffaella Troili
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Sabato 23 Luglio 2022, 00:14 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 16:35

Non è solo emergenza cassonetti stracolmi. Quasi ogni notte i vigili del fuoco sono chiamati a intervenire per bidoni e cumuli di immondizia dati alle fiamme. Dietro gli atti di vandalismo prende corpo il sospetto che l’esasperazione dei cittadini per l’empasse della raccolta rifiuti abbia un peso sull’improvviso incremento dei roghi sotto casa. Ieri all’alba, intorno alle 5, l’ennesimo, in via Gianturco, al Flaminio: diversi cassonetti sono stati incendiati, i residenti spaventati hanno allertato i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Dietro ai roghi ci sarebbe la mano dolosa di qualche piromane. Ma la linea di confine tra l’atto vandalico e la rabbia è sempre più flebile, qualcuno sottolinea come proprio in questi giorni stia arrivando anche il bollettino della Tari da pagare. L’emergenza è sotto gli occhi di tutti: almeno 60/70 interventi per cassonetti a fuoco si contano nell’ultimo mese. Dalla Balduina a Monteverde, dal Quadraro a Ponte Milvio davanti ai locali della Movida, dal Fleming alla Cassia a Circonvallazione Clodia. Roma nord particolarmente presa di mira, ma anche la zona del Tuscolano. Tutta Roma secondo i pompieri, che registrano un significativo aumento di chiamate nell’ultimo periodo, forse anche in concomitanza con la chiusura di Malagrotta. Le fiamme lambiscono le case, in un caso è stata disposta l’evacuazione, distruggono motorini e auto nelle vicinanze. 

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Smaltimento fai da te

Molti cittadini hanno talmente paura del piromane di turno che hanno preso a radunare o raccogliere l’immondizia abbandonata intorno ai bidoni da soli, altri - con un gran senso di civiltà - ammettono «se trovo tutto stracolmo, mi carico i sacchetti in macchina e vado a cercare cassonetti meno impraticabili». Anche Mario portiere dell’Appio non si fa scrupoli e in silenzio spesso mette in ordine come può i rifiuti in strada. La paura che i bidoni stracolmi e circondati da discariche a cielo aperto che spandono miasmi alimentati dal sole cocente possa spingere qualcuno a dargli fuoco è grande. I vigili del fuoco attivano le forze dell’ordine, carabinieri o polizia, quando nella stessa notte vanno a fuoco nella stessa zona diversi cassonetti. Non a caso diverse compagnie e stazioni sono allertate e indagano volta per volta. Il 12 luglio i carabinieri del Trionfale hanno arrestato un 50enne italiano per i roghi che hanno distrutto 4 cassonetti in via Riano, l’ombrellone in un cortile esterno di un locale su via Flaminia e un cumulo di rifiuti accatastati sotto Ponte Milvio.

L’uomo è sospettato di aver dato alle fiamme la “bancarella del Professore”, la storica rivendita di libri en-plein-air a piazzale Flaminio.
Al contrario indagini approfondite sono state disposte dopo una serie di sabotaggi ai mezzi Ama. I primi di luglio la capo-area di zona di Ama ha denunciato presso la stazione dei carabinieri di Città Giardino il danneggiamento, avvenuto nelle ore notturne, di tre mezzi parcheggiati in via Nomentana 462 in un’area riservata delineata dalla linea gialla. Danneggiati la “levetta freccia” di un autocarro del tipo spazzatrice, lo specchietto sinistro di un’altra spazzatrice e lo specchietto destro di un automezzo del tipo botte. La zona non era videosorvegliata. E’ stata aperta un’indagine per atti vandalici. Intanto ieri per accelerare sulla pulizia di una Roma sempre più sporca, Ama e sindacati hanno firmato un accordo per concedere un bonus ai dipendenti che garantiranno di lavorare almeno due weekend al mese. A circa 5mila addetti tra netturbini, operai di officine e impianti sarà concesso un premio fino a 198 euro se daranno la disponibilità a essere in servizio dal sabato al lunedì seguente, nei giorni nei quali oggi la municipalizzata fa più fatica a raccogliere l’immondizia: sia perché in organico ci sono circa 1.500 addetti contro i 2.500 che sarebbero necessari sia perché c’è da ripulire la città dopo le serate della movida. Da Via Calderon de La Barca sottolineano che l’incentivo verrà concesso a livello trimestrale solo se si raggiungeranno due obiettivi: la pulizia della città, seguendo i dettami del contratto di servizio, e il crollo del 70% delle ore di straordinario.
 

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