Un rapinatore solitario che ha sparso il panico in una farmacia al Flaminio e che non si è fermato neanche dopo che è stato preso dalla polizia, picchiando gli agenti e arrivando a rompere il vetro blindato della volante. Una vera e propria furia, che nella mattinata ha terrorizzato i presenti nella farmacia prima di essere tratto in arresto.
LA DINAMICA
Erano circa le 11.30 quando il bandito, un ucraino di 49 anni, ha fatto irruzione in una farmacia su via Flaminia brandendo un coccio di vetro. Con l'oggetto contundente ha quindi minacciato i presenti, mentre ai farmacisti ha chiesto di fornirgli del metadone. Quando gli è stato detto che l'analgesico non c'era, però, l'uomo è andato in escandescenze. «Voglio il metadone, altrimenti vi ammazzo» ha cominciato a gridare nel locale, che verso quell'ora era pieno di clienti, agitando nell'aria il coccio di bottiglia.
A quel punto, nonostante lo spavento, uno dei clienti ha avuto il sangue freddo di chiamare il 112, fornendo una descrizione dettagliata del bandito. In pochi minuti una volante della polizia è arrivata nei pressi della farmacia, intercettando immediatamente il bandito, che si era allontanato di pochi passi dal locale. Raggiunto dagli agenti, l'ucraino ha tentato di opporsi in tutti i modi all'arresto, ma i poliziotti lo hanno accecato per alcuni minuti con lo spray al peperoncino d'ordinanza e sono riusciti a mettergli le manette ai polsi. Neanche una volta entrato nella volante, però, l'uomo si è calmato. Anzi, ha continuato a scagliare calci da un lato all'altro, finché è riuscito a spaccare uno dei finestrini blindati del mezzo.
Ad ogni modo, la rapidità con cui la polizia ha catturato il bandito, in solo pochi minuti, sarebbe motivata dal recente piano generale della questura contro le rapine. Un programma con cui la questura ha aumentato i mezzi a disposizione per contrastare questo tipo di reati: dalle auto civetta con agenti in borghese, ai falchi della squadra mobile, che si muovono su moto da cross e sono specializzati nella caccia ai rapinatori.
Alla fine, l'ucraino è stato condotto dagli agenti in commissariato, dove è rimasto in silenzio durante l'interrogatorio. Finito a processo per direttissima, il giudice gli ha convalidato l'arresto. Ora il 49enne dovrà rispondere dei reati di tentata rapina, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni dello Stato (a causa del danneggiamento della volante).
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