Omicidio Cerciello, le chat choc dei carabinieri: «Fategli fare la fine di Cucchi»

Omicidio Cerciello, le chat choc dei carabinieri: «Fategli fare la fine di Cucchi»
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Mercoledì 9 Febbraio 2022, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 16:41

«Squagliateli nell'acido», «fategli fare la fine di Cucchi». Le frasi choc sono contenute in alcune chat intercorse tra i carabinieri e depositate nel processo a carico di Fabio Manganaro, il militare dell'Arma finito sotto processo per la vicenda del bendaggio di Gabriele Natale Hjorth, accusato assieme a Finnegan Lee Elder dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Nei confronti di Manganaro l'accusa è di misura di rigore non prevista dalla legge. Delle chat, avvenute nelle ore successive al fermo dei due americani nel luglio del 2019, scrive oggi il Corriere della Sera.

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«Li abbiamo presi stiamo venendo al reparto», scrive un militare nella chat e i colleghi commentano: «Ammazzateli di botte» oppure «speriamo che gli fanno fare la fine di Cucchi».

Tra le frasi finite all'attenzione del giudice monocratico anche quella di un militare che scrive: «non mi venite a dire arrestiamoli e basta. Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero» e altri chiosano: «bisogna squagliarli nell'acido». Per la morte di Cerciello i due americani sono stati condannati in primo grado all'ergastolo.

L'Arma: procedimenti disciplinari per carabinieri coinvolti

«L'Arma dei Carabinieri ha appena appreso che, nell'ambito del processo a carico del maresciallo capo Fabio Manganaro, per la vicenda del bendaggio di Gabriele Natale Hjorth, sono stati depositati atti di un consulente esterno della Procura relativi a contenuti di alcune chat intercorse tra militari dai toni offensivi ed esecrabili. Non appena gli atti con i nominativi dei militari coinvolti saranno resi disponibili, l'Arma avvierà con immediatezza i conseguenti procedimenti disciplinari per l'adozione di provvedimenti di assoluto rigore». Lo sottolinea in una nota il comando generale dell'Arma dei carabinieri.

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