Roma: furto nella metro. «Così i ladri mi hanno sfilato il cellulare dalla felpa sulla linea A»

Il racconto: "Ho inviato un messaggio e l'ho messo via, quando sono scesa non c'era più"

Roma: furto in metro, le rubano il cellulare sulla linea A
di Noemi Aloisi
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Martedì 18 Aprile 2023, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 08:40

Rabbia sulla metropolitana a Roma, una giovane A.U. fa quattro fermate della linea A e le rubano il cellulare senza che se ne accorga, i ladri erano esperti e sapevano cosa stavano facendo. «Ero salita a Valle Aurelia e sono scesa a Flaminio, sono sicura che il cellulare era con me quando sono salita perché lo avevo in mano e stavo finendo di mandare un messaggio, poi l'ho messo via una volta dentro». Una tratta breve, poche fermate che però sono state sufficenti a farle rubare il cellulare. Ecco il racconto di A., 25 anni.

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«Lo avevo messo in tasca e avevo chiuso la zip, di solito lo metto in borsa ma con me avevo solo il borsone della palestra, sinceramente ero tranquilla non avrei mai pensato che mi rubassero qualcosa.

La metro non era vuota ma neppure eccessivamente piena come spesso accade». Una volta scesa dalla metro la ragazza ha fatto qualche passo e poi ha cercato di prendere il cellulare, solo a quel punto si è resa conto che non lo aveva più con se. «Sono andata nel panico, mi sembrava incredibile che mi stesse accadendo, un minuto prima lo avevo e poi era sparito e io non mi ero accorta di nulla. La felpa che indossavo era larga ma non mi sarei mai immaginata che qualcuno mi potesse aprire la zip senza che io me ne rendessi conto, sono certa di averla chiusa ma l'ho ritrovata tirata giù».

 

La prima cosa che ha fatto la ragazza è stata recarsi in un centro Apple per vedere se potessero aiutarla ma purtroppo il cellulare era già stato spento quando hanno provato a rintracciarlo con un'applicazione. «Lo immaginavo ma non si sa mai, almeno ci ho provato purtroppo credo che non lo troverò mai più. Aldilà del cellulare che sicuramente sarà una spesa la cosa che mi rattrista di più è che ormai non si possa andare in giro tranquilli e che non possiamo permetterci il lusso di distrarci nemmeno per un minuto».

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