Roma, furto in casa ai Parioli, rubati dalla cassaforte 100mila euro di gioielli. I ladri hanno usato la fiamma ossidrica

Furto in una abitazione in pieno giorno, domenica scorsa. I ladri esperti sapevano dove colpire

Roma, furto in casa ai Parioli, rubati dalla cassaforte 100mila euro di gioielli. I ladri hanno usato la fiamma ossidrica
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 27 Febbraio 2023, 22:34 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 10:00

La prima a denunciarlo pubblicamente è lei, la vittima: «Mi hanno svaligiato casa, hanno aperto la cassaforte con la fiamma ossidrica e portato via tutti i gioielli». È domenica pomeriggio quando in via Ruggero Fauro, pochi metri dal teatro Parioli, si consuma un furto perfetto. In un appartamento al piano attico qualcuno entra, lascia intatto il salone e si dirige verso le camere da letto che saranno poi messe a soqquadro. Si trova la cassaforte, a muro, e viene aperta probabilmente con una fiamma ossidrica come ipotizzerà la proprietaria che fortunatamente non era in casa.

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IL BOTTINO

Il bottino, ancora da quantificare con precisione, è molto alto e si aggira intorno ai 100 mila euro – come annoterà poi la polizia - tra gioielli, diamanti, denaro.

A essere portate via anche le chiavi di una cassetta di sicurezza. E c’è da capire ora come la banda, si presume che i ladri fossero più di uno, sia riuscita ad entrare. «La porta non era forzata, è blindata - spiega la proprietaria - ma non c’erano le due mandate che una persona di fiducia aveva dato uscendo». Gli agenti del commissariato Villa Glori trovano una porta finestra aperta «ma l’accesso che conduce al terrazzo era chiuso», prosegue la signora. E dunque? Nessuno nel palazzo si è accorto di nulla, l’edificio non ha sistemi di videosorveglianza né portierato che comunque, di domenica, sarebbe forse stato poco utile. «Nel palazzo - prosegue la proprietaria - non c’erano stati furti negli ultimi 50 anni ed eravamo tutti abbastanza tranquilli».

Ad esser stati rubati oltre ai gioielli e preziosi anche molti ricordi familiari, oggetti dall’enorme valore affettivo che forse non si ritroveranno più. Non si può escludere che il colpo sia stato studiato, magari con l’ausilio di un “basista” o di qualcuno che conosceva le abitudini della proprietaria e che magari, nei mesi scorsi, ha anche frequentato l’appartamento perché impiegato come domestico. Di certo si attendono i rilievi della Scientifica per capire, ad esempio, se sono state rinvenute delle impronte e se queste possono essere confrontate con quelle inserite in banca dati. La polizia ha anche acquisito le immagini di diverse telecamere di zona al fine di rinvenire eventuali dettagli utili a chiarire chi si è portato via, indisturbato, un bottino sostanzioso. Non è questo il primo caso che si consuma in zona, già a gennaio a non molti metri di distanza l’appartamento di un produttore cinematografico fu svaligiato. Era il giorno dell’Epifania. «La sicurezza in Italia è un problema serissimo che non viene affrontato con la dovuta attenzione. I criminali sanno di farla franca, mentre durante il Covid le forze dell’ordine erano intransigenti contro l’onesto cittadino che magari toglieva la mascherina all’aperto da solo. Quando si vuole si può esser rigidi, perché per tutelare la sicurezza del cittadino non c’è la stessa linea dura?», si domanda la proprietaria che ora ha anche paura di vivere in quella casa.

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