C'è anche una villa di San Felice Circeo nel patrimonio di 100 milioni di euro sequestrato ieri nell'ambito di un'operazione di polizia giudiziaria relativa ad una maxi frode nel commercio di carburanti. Si tratta di una residenza in località Punta Rossa con tanto di campo da tennis, un immobile di pregio ritenuto fittiziamente intestato ad una società di diritto statunitense con sede nel Delaware, amministrata da una società cipriota riconducibile ad uno degli indagati, commercialista, già noto alle forze dell'ordine, con studio professionale a Roma e residente all'estero, in Romania e Giordania.
Roma, pusher travestiti da rider: presa la gang della Togliatti
Le indagini
Ieri il professionista è stato arrestato dai militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Vicenza, in forza di un'ordinanza di misure cautelari che hanno coinvolto altre otto persone indagate a vario titolo del delitto di associazione per delinquere finalizzata all'emissione di fatture per operazioni inesistenti e per i delitti continuati di emissione di fatture sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, omesse dichiarazioni Iva.
I beni sequestrati
L' illecita attività si è sviluppata nel corso dell'anno 2019 ed ha seguito due distinti sistemi di frode finalizzati all' evasione dell'Iva sui carburanti; accertata l'emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 600 milioni di euro. Ieri mattina si trovava a Roma, nel suo appartamento ai Parioli, quando è stato arrestato. Anche l'appartamento, l'ufficio sempre ai Parioli e una villetta a Casal Palocco, insieme alla villa del Circeo, sono tra i beni sequestrati nell'ambito dell'operazione di ieri.