Uno stadio Flaminio nuovo di zecca - da utilizzare per gli allenamenti delle squadre nazionali durante gli Europei di calcio del 2032 - è una delle grandi eredità che Roma punta a ottenere dalla candidatura dell'Italia per la manifestazione internazionale. Da ieri, la Capitale è entrata ufficialmente nella partita: la giunta capitolina ha approvato la delibera che formalizza la volontà di accogliere le gare della kermesse calcistica continentale. L'atto contiene la sottoscrizione dei vari documenti necessari, tra cui l'Host City Agreement che definisce gli obiettivi e gli strumenti per supportare al meglio l'organizzazione dell'evento. «Roma è tornata ad essere protagonista dei grandi eventi e potrà certamente rappresentare un punto di forza della candidatura italiana ad ospitare gli Europei di Calcio del 2032 - commenta il sindaco Roberto Gualtieri - Dopo il Giubileo 2025 e l'auspicabile assegnazione di Expo 2030, si tratterebbe di un'ulteriore occasione di sviluppo per una Capitale completamente rinnovata. Con l'arricchimento anche della nostra dotazione nell'ambito dell'impiantistica sportiva e con una rete di servizi che stiamo potenziando, per essere all'altezza di tutte queste grandi sfide che ci attendono».
L'INTERVENTO
La Città eterna è destinata a giocare un ruolo cruciale nella marcia verso Euro 2032: «Abbiamo contribuito alla messa a punto del dossier di presentazione del progetto - spiega Alessandro Onorato, assessore capitolino allo sport - Roma è pronta a giocare un ruolo importante, siamo in campo con il nostro straordinario expertise nell'organizzazione dei grandi eventi».
LE PROSPETTIVE
A ospitare le gare ufficiali, ovviamente, sarebbe lo stadio Olimpico, insieme agli impianti di altre nove città italiane, da Milano a Palermo: delle undici ufficialmente candidate come sedi in caso di assegnazione di Euro 2032 all'Italia, infatti, una sarà poi esclusa. La scelta delle nazioni che organizzeranno gli Europei 2028 e 2032 avverrà a settembre. Per quest'ultima edizione, oltre all'Italia, hanno manifestato interesse anche Russia e Turchia, che sono però in lizza anche per il 2028, insieme a una proposta congiunta delle federazioni calcistiche di Inghilterra, Irlanda del Nord, Repubblica d'Irlanda, Scozia e Galles. «Ospitare questo prestigioso appuntamento sportivo internazionale rappresenterebbe per la nostra città un'occasione unica, sia per rinnovare gli impianti sia per la promozione turistica - sostiene l'assessore allo sport - Sarebbe un ennesimo grande appuntamento internazionale in grado di generare importanti ricadute economiche e sull'occupazione».