«Ho detto la verità, sono passato con il verde», risponde così l’attaccante della Lazio Ciro Immobile dopo che i vigili urbani del I Gruppo Prati hanno chiuso i rilievi sull’incidente che l’ha visto protagonista su Ponte Matteotti. Non è stato possibile accertare di chi fosse la responsabilità: se del bomber o del macchinista del tram. Così l’incidente, avvenuto alle prime ore di domenica 16 aprile, resta senza “colpevoli”. Ma del resto non spetta ai vigili diventare giudici, si limitano a “fotografare” quanto accaduto e lasciare poi intendere come sia avvenuto quell’incidente. Non sono stati in grado, tuttavia, di definire cosa sia successo e ora la “palla” passa alle assicurazioni. Con il rischio che la vicenda sfoci in una causa civile, da un giudice chiamato alla fine ad esprimersi. Perché se Immobile, come trapela, non dovesse accettare il concorso di colpa o se dovessero pervenire richieste di risarcimento danni che né Atac né l’attaccante intendono saldare, si arriverà inevitabilmente in tribunale. Con una seguente trafila che potrebbe durare non mesi ma addirittura anni.
Immobile e l'incidente con il tram a Roma. «Nessun colpevole», così l'indagine ha fatto flop
LE ATTIVITÀ
Di fatto il lavoro dei caschi bianchi in mancanza di elementi terzi utili si è fermato senza poter lasciare ipotizzare anche soltanto un errore da parte di uno dei due conducenti.
I RISVOLTI
Ma a questo e ad altri dettagli dovranno pensarci le assicurazioni in una trafila che già si preannuncia lunghissima. Al momento ad Adir - l’assicurazione dell’Atac - che ha aperto immediatamente la pratica a pochi minuti dall’incidente non sono arrivate richieste di risarcimento danno. Il che non vuol dire che non possano sopraggiungere in futuro. Di certo è questo l’avvocato di Immobile ha tenuto a ribadirlo, non sarà da parte loro accettato nessun concorso di colpa. Atac resterà ferma, addossando al macchinista la responsabilità dell’incidente? La partita è appena iniziata. Tra il calciatore e il conducente del tram, fa sapere sempre il legale del bomber, non sono intercorsi contatti se non quel telegramma che l’attaccante della Lazio ha spedito al macchinista: «Ringrazio Dio nessuno di noi ha avuto ferite gravi. Volevo mandarti un pensiero prima ma non avevo dati. Spero diventi presto un brutto ricordo per tutti. Ti auguro di riprenderti al più presto». Da parte sua il conducente del tram, con anni di esperienza alle spalle, a pochi minuti dall’incidente si era interessato di come stessero le figlie del giocatore poi il silenzio.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout