Roma, paura per il laziale Basic: il croato rapinato del Rolex

La rapina lampo è avvenuta ieri nella tarda mattinata lungo viale Parioli

Roma, paura per il laziale Basic: il croato rapinato del Rolex
di Flaminia Savelli
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Giovedì 3 Febbraio 2022, 00:21 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 14:49

Una rapina lampo quella messa a segno ieri nella tarda mattinata lungo viale Parioli: brutta disavventura per il centrocampista croato della Lazio Toma Basic, finito nel mirino di un bandito. Con la canna della pistola puntata al torace, è stato rapinato di un Rolex Daytona d’oro. È stato il giocatore biancoceleste a chiamare i soccorsi: sul caso indagano ora gli agenti di polizia del distretto villa Glori. 

La dinamica

Lo ha seguito per alcuni metri a bordo di uno scooter poi quando Basic è sceso dal suv si è avvicinato. Camuffato dal casco e con gli occhiali da sole, gli ha puntato la pistola al torace intimando: «Dammi l’orologio o ti sparo». Così il bandito ha sorpreso ieri mattina poco dopo le 13 il calciatore che stava andando a pranzo insieme alla squadra, invece è rimasto vittima del bandito. Una rapina lampo, durata appena una manciata di secondi. Quindi il rapinatore si è dato alla fuga a bordo di uno scooter e facendo perdere le proprie tracce. 

Tuttavia il centrocampista è riuscito a fornire elementi utili alle indagini su cui gli investigatori stanno già lavorando. A partire dalla descrizione, sebbene parziale, del fuggitivo. 

Il modus operandi

Intanto da quanto riferito dalla vittima, il bandito era di nazionalità straniera.

Come riportato da Basic, aveva un forte accento dell’est Europa. Comunque per gli investigatori di Villa Glori si tratta di una rapina studiata: «Il mal vivente è andato a colpo sicuro, anche perché ha agito da solo. Senza complici, in pieno giorno e in una zona frequentata. Sapeva come e dove colpire» precisano i poliziotti che sottolineano: «Era certo di avere margine per la fuga e soprattutto, che lo stesso giocatore era da solo». L’ipotesi è che il biancoceleste sia stato seguito dal rapinatore appena uscito da casa e poi, ha aspettato il momento giusto per colpire. Appena ha parcheggiato il suv infatti è stato avvicinato. 

L’identikit

Una volta arrivati sul posto della rapina, i poliziotti hanno proceduto con i rilievi e le testimonianze. Un’indagine complicatissima perché gli elementi raccolti sono ancora pochi. Il fuggitivo infatti ha lasciato poche tracce dietro di sé: nelle prossime ore saranno analizzate anche le immagini di video sorveglianza del quadrante. L’obiettivo è rintracciare i fotogrammi che hanno catturato la corsa del bandito: il motorino utilizzato per sfrecciare lungo viale Parioli e fuggire via, potrebbe essere stato ripreso dagli occhi elettronici di strade o negozi lungo la via di fuga. 
Intanto gli investigatori stanno anche incrociando i dati con rapine analoghe: il “rapinatore solitario” potrebbe aver commesso un passo falso e finire così nella rete delle indagini. 

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