Il bello di essere «seriale». Una vita davanti alle telecamere, dalla mattina alla sera, tra manie e vezzi, vizi e virtù, amici e colleghi, nevrosi (vere) e discussioni (altrettanto vere). Ma si ride (veramente) e ci si diverte a scoprire tutto il mondo che gira intorno a Carlo Verdone. E la sua “Vita da Carlo”, la serie “iperrealista” autobiografica, giunta alla sua seconda stagione per la Paramount+ fa il pieno di fan. Anzi, un assedio. Ne sa qualcosa lo stesso Verdone che ieri ha regalato il suo personale show nel negozio flagship Sky di Via Laurentina. L’attore e regista si è davvero raccontato, con una chicane spassosa tra backstage delle nuove riprese e aneddoti di vecchie regie.
Con lui, spalla perfetta, moderatore e intervistatore speciale per l’occasione, Fabio Traversa, l’attore che ha impersonato il mitico personaggio di Fabris nel film “Compagni di scuola” girato nel 1988.
È un fiume in piena di battute e linguaggi, dialetti ed epiteti, non altro che il folklore umano che lo ha reso grandissimo e unico. Un one man show nel suo stile per raccontare la sua nuova creatura, la seconda stagione seriale di dieci episodi (prodotta da Aurelio e Luigi De Laurentiis) che sfodera puntualmente una travolgente verve comica mista ad una buona dose di innata tenerezza, con un valzer di personaggi vecchi e inediti, tutti esilaranti. Tanti i ragazzi assiepati in una infinita fila che hanno atteso l’incontro all’interno del Centro Commerciale sulla Laurentina. Verdone è puntuale, arriva accolto dagli organizzatori ed è subito euforia. I giovani (incredibile quanti siano) possono fare domande. Il microfono vola da una fan all’altro. E si ride. Ovviamente.
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