Roma prosegue il suo percorso verso nuovi fermenti artistici. Ieri Basement Roma, il progetto guidato da CURA ha inaugurato un nuovo spazio sempre nel quartiere Prati, per celebrare i dieci anni di attività espositiva. I curatori Ilaria Marotta e Andrea Baccin hanno dato nuova vita ad un garage trasformandolo in un suggestivo luogo espositivo.
Sulla discesa di viale Mazzini 128 si sono radunati artisti e curatori internazionali per apprezzare la prima mostra personale in Italia dell’artista francese Sara Sadik dal titolo “Xenon Palace: Crystal Zastruga”. Atmosfera di arte e avanguardia culturale grazie all’installazione multimediale che immerge il visitatore in un mondo parallelo e allucinogeno abitato da fantastiche creature fumose, gli Xenon, che emergono dalle esalazioni dei narghilè.
Ad onorare l’inaugurazione il co-direttore della Kunsthalle Lissabon Luis Silva, da Parigi la curatrice Martha Kirszenbaum e direttamente da Berlino ecco il grafico Dan Solbach che con Emma Kouassi ha realizzato la nuova, riconoscibile identità del Basement Roma; infine da Londra c’era il curatore Ben Broome che conversava con Tommaso Bertani.
Il giornalista Alberto Negri si soffermava ad ammirare le creazioni di Sadik, originaria di Bordeaux, commentandole con le curatrici Dobrila Denegri e Cristiana Perrella. Poco distante ecco l’artista Paolo Canevari salutare Damiana Leone ed entrare incuriosito. Proprio perché nata da un’ampia collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, la mostra si sposterà all’Accademia di Francia a Villa Medici, dove ad aprile si svolgerà una performance di tre giorni, per poi trasferirsi a fine giugno con un secondo capitolo espositivo alla Kunsthalle Lissabon di Lisbona.
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