Malika Ayane, gatta magica: «Così inizio una nuova vita»

La cantante da domani in scena al Sistina

Malika Ayane, gatta magica: «Così inizio una nuova vita»
di Mattia Marzi
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Martedì 6 Dicembre 2022, 14:47

«Con la mia Grizabella spero di incarnare sul palco il diritto che ognuno ha di esistere come gli altri, perché da sempre mi interessa il diverso, l'escluso. Vorrei che arrivasse questo alle persone che verranno a vederci»: alla vigilia del debutto al Teatro Sistina dell'inedita versione di Cats tutta ambientata a Roma, per la quale da domani al 22 gennaio interpreterà la gatta glamour che canta l'intramontabile Memory, Malika Ayane racconta così il suo personaggio. A sei anni dall'esperienza di Evita, la 38enne cantante milanese torna a mettersi in gioco in un musical con la regia di Massimo Romeo Piparo, che per la prima volta nella quarantennale storia del musical visto nel mondo da oltre 70 milioni di persone ha ottenuto dall'autore Andrew Lloyd Webber fu lui nel 1981 a musicare i testi del Premio Nobel per la letteratura Thomas Stearns Eliot, trasformando insieme allo sceneggiatore John Napier le poesie de Il libro dei gatti tuttofare nello spettacolo il permesso ad ambientare nella Città Eterna la storia londinese.
Malika, è emozionata?
«Tantissimo. Sono felice di fare questa esperienza, mi dà la possibilità di fare una cosa diversa. Ho bisogno di teatro. Mi dà un senso di stabilità, in questa fase della mia carriera. Ho viaggiato troppo negli ultimi mesi: dal Sanremo dell'anno scorso non mi sono mai fermata. Bello, ma estenuante».
Come si è preparata a interpretare Grizabella?
«A livello caratteriale sono andata a scavare nelle mie malinconie. Non so se sarò incredibilmente figa come lei, ma so che metterò tutta me stessa e tutto il mio vissuto nell'interpretazione».
Per eseguire Memory serve la voce di un mezzo soprano: si è ricordata di quando cantava nel coro di voci bianche della Scala?
«Sono proprio tornata a lezione da quella che era la mia insegnante quando ero ragazzina. È un brano difficile, anche per l'adattamento linguistico. Il più bel complimento alle prove l'ho ricevuto da Billy Mitchell, il coreografo».
Cosa le ha detto?
«Che l'italiano non lo capisce, ma ha sentito la mia interpretazione e capito quello che volevo trasmettere».
Sul palco come si presenta?
«Ho una parrucca che mi fa sembrare un po' Kate Bush e un po' il David Bowie di Labyrinth. Però è divertente. Per trasformarmi ci metto un pomeriggio intero».
Anche lei sente di avere sette vite, come un gatto?
«Magari sì. Non so quante ne ho perse già. Ma sono sicura di essere all'inizio di una nuova vita e che l'esperienza in Cats accompagni questa fase».
È stata una decisione sofferta quella che l'ha portata a separarsi dalla Sugar di Caterina Caselli dopo sei dischi, passando a Warner?
«Abbastanza. Con Caterina siamo rimaste in ottimi rapporti. Ma da quando ho firmato il primo contratto quindici anni fa, non ho conosciuto altre realtà: volevo vedere com'era il mondo fuori».
Adesso che fa?
«Fino a gennaio voglio pensare solo a Cats.

Quest'estate ho fatto uscire il singolo Una ragazza: me la sono goduta. Mi piacerebbe fare le cose con più lentezza, senza darmi scadenze».

Teatro Sistina, via Sistina 129. Da domani al 22 gennaio.
 

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