Guido Vianello, ritorno da star a Roma (sognando l'Olimpico)

Guido Vianello, ritorno da star a Roma (sognando l'Olimpico)
di Marco Pasqua
4 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Ottobre 2022, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 14:45

Guido Vianello ha 28 anni ma è già alla sua terza vita, professionalmente parlando. Prima, come pugile del Corpo Forestale e poi dei Carabinieri, è riuscito ad arrivare alle Olimpiadi di Rio, nel 2016, e a portare a casa una sfilza di titoli italiani. Poi, ha catturato l'attenzione di Bob Arum, capo dell'americana Top Rank potentissima società di promozione della boxe venendo ribattezzato Il Gladiatore e trasferendosi prima a Los Angeles e Las Vegas e, infine, a Londra. E domani, all'Atlantico, si può dire che inizi la fase tre di questo pugile romano, seguito sempre dal fedelissimo coach Simone D'Alessandri. Una fase che lo vedrà combattere ancora in America, ma anche nel nostro Paese, nell'interesse del pugilato italiano, nella veste di ambasciatore.

 

«Il mio sogno è quello di dar vita ad un grande evento di boxe all'Olimpico o al Colosseo.

Dopo l'incontro di domani tornerò in Inghilterra, ma con il boss, Arum, abbiamo parlato della possibilità di organizzare altre serate in Italia», ha raccontato, ieri, alla presentazione dell'evento. Un sogno di difficile realizzazione, sicuramente. Per la Capitale, intanto, la serata di domani, all'Eur, in quell'Atlantico che ha già ospitato eventi pugilistici, sarà una prima volta per la Top Rank, convinta dalla Opi Since 82 a parlare italiano. Per Vianello si tratta del primo match disputato nella sua città dalla partenza per l'America, 4 anni fa. Sarà anche l'undicesimo della carriera(al suo attivo ha 9 vittorie e un pareggio). Sul ring troverà un avversario ostico, sbruffone quanto basta («avete fatto male i conti», ha detto a proposito della sfida, rivolgendosi agli organizzatori), lo scozzese Jay McFarlane (record di 13 successi e 6 sconfitte). «E' uno sfidante perfetto ha detto il pugile romano perché dal punto di vista fisico è molto forte. Certo, la boxe insegna che possono esserci match assurdi, come il primo Joshua-Ruiz. Ma io sono più forte di Joshua e lui non è Ruiz». «Ho visto molti incontri di Guido gli ha risposto lo scozzese, che su Instagram ha inviato all'avversario delle stories per nulla tenere e sono pronto» E l'interesse per la piazza romana e per l'alleanza commerciale con la Top Rank è confermata anche dal co-fondatore della Opi Since 82, Alessandro Cherchi: «Lavoreremo ad un altro match per il 2023. Questa volta abbiamo scelto l'Atlantico, che è una struttura già rodata per le riprese televisive e, quindi, siamo voluti andare sul sicuro. Ma più avanti cercheremo anche altro».

Video

GLI ALTRI MATCH
Ma nella serata di Vianello ci saranno sette altri match, tutti interessanti sotto diversi punti di vista. Intanto ci sarà la sfida il titolo italiano dei superwelter, tra i romani Francesco Russo (11 vittorie e 2 sconfitte) e Francesco Sarchioto (15 vittorie e due sconfitte). Il primo era vicino al ritiro, dopo essere stato sconfitto da Tony Dixon, nel novembre del 2021: «Ma poi mi sono fatto forza e ho deciso di andare avanti», ha detto. Quello stesso Dixon combatterà domani contro il superwelter romano Mirko Terminator Natalizi (12 vittorie all'attivo) per tentare di portare a casa il titolo internazionale Silver Wbc. Ancora, un'altra sfida romana, quella tra Armando Casamonica e Mauro Loli nei superleggeri, mentre Stephanie Silva (6 vittorie all'attivo), difenderà il titolo europeo dei supermosca contro la polacca Ewalina Pekalska (anche lei 6 vittorie all'attivo). E sul ring saliranno anche due esordienti, con un lungo curriculum all'attivo: Francesco Faraoni e di Mario Manfredi, entrambi ex della Nazionale ed ora al debutto nel mondo pro. Più singolare la sfida dilettantistica tra due Youtuber, Simone S1m Workout' Carotenuto e Domenico Streetgorilla' Venditto. Comunque vada, vincerà la grande boxe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA