Gael Giraud, alla Lumsa la «lectio cooperativa» per una nuova spiritualità ed una finanza per lo sviluppo sostenibile

L’economista terrà una lezione speciale nell’ambito delle iniziative organizzate da Federcasse per ricordare i 140 anni dalla costituzione della prima Cassa Rurale italiana

Gael Giraud, alla Lumsa la «lectio cooperativa» per una nuova spiritualità ed una finanza per lo sviluppo sostenibile
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Lunedì 29 Maggio 2023, 15:52

L’economista, matematico e teologo gesuita Gaël Giraud - domani martedì 30 maggio – nell’ambito delle iniziative organizzate da Federcasse per ricordare i 140 anni dalla costituzione della prima Cassa Rurale italiana (Loreggia, 1883), terrà una Lectio Cooperativa attorno al tema “Da homo oeconomicus a homo felix. Una nuova spiritualità, una finanza per lo sviluppo integrale”.

La Lectio Cooperativa si terrà a Roma presso la Sala “Giubileo” dell’Università LUMSA – Libera Università Maria Santissima Assunta (in Via di Porta Castello, 44) con inizio alle ore 11. Giraud – che al Salone del libro di Torino ha presentato il libro-dialogo con Carlo Petrini e il Direttore del mensile “Vita”, Stefano Arduini, “Il gusto di cambiare. La transizione ecologica come via per la felicità” (Slow Food Editore e Libreria Editrice Vaticana) - è il fondatore del Programma per la giustizia ambientale della Georgetown University di Washington.

Ex consigliere del governo francese, è stato determinante nel lavoro del Campus de la Transition, un laboratorio cooperativo di scienze umane, sociali e naturali per affrontare le trasformazioni del cambiamento climatico.

E’ - tra l’altro - autore di diverse pubblicazioni sulla necessità di un cambio di paradigma nella visione dell’economia. La Lectio Cooperativa riprenderà anche alcuni contenuti trattati nelle ultime opere di Giraud. In particolare, l’Autore analizzerà le diverse problematiche che bloccano o rallentano lo sviluppo nel senso dell’“ecologia integrale” (come il riduzionismo economicistico e la finanziarizzazione sganciata dall’economia reale) proponendo scelte e strade di «antropologia relazionale», che dimentichino l’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (un uomo solo, maschio, europeo, senza natura, senza l’altro né l’Altro), con l’obiettivo di costruire una società più equa e giusta, rispettosa dell’ambiente e inclusiva.

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