Quei "matti" che danno spettacolo: viaggio nel backstage del film che raccoglie attori disabili e divi del cinema

Quei "matti" che danno spettacolo: viaggio nel backstage del film che raccoglie attori disabili e divi del cinema
di Valentina Venturi
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Mercoledì 18 Gennaio 2023, 07:34

Una Roma inusuale, come inusuali rischiano (sbagliando) di essere considerati i protagonisti di Io sono un po' matto e tu?, pellicola tutta da godere scritta e diretta da Dario D'Ambrosi. Il regista, drammaturgo e mente fondatrice dello storico teatro Patologico di via Cassia, ha deciso di realizzare un film in cui fossero i suoi ragazzi diversamente abili a dare consigli e suggerimenti a personaggi famosi che alla vista degli altri appaiono sempre sereni, forti, felici e sanissimi. I suoi mattacchioni si sono immedesimati con il loro direttore e hanno risolto ansie e paure dei vip, scovandoli nei più diversi luoghi della città.

Ecco allora Claudia Gerini, sprizzante vitalità, che mette a disposizione la sua verve recitativa affiancando Claudia Terracini: la scena ha inizio dentro una tabaccheria di via san Gaudenzio con Domenico Iannacone e si conclude sul marciapiede, in una sequenza di battute e allegria. C'è poi Marco Bocci che è stato scovato da Alessio Pescina all'interno di una clinica di Acilia, con Edoardo Leo le riprese e i dialoghi insieme a Carlo Bartolomeo si sono svolti in un sottopasso del quartiere Labaro, Stefania Rocca recita prima a teatro e poi in un appartamento sulla Cassia, mentre Claudio Santamaria è stato intercettato da Paolo Vaselli all'interno di una scuola del Fleming.

Durante le riprese le attrici e gli attori, anche con l'ausilio della costumista e scenografa Raffaella Toni, hanno confessato con ironia e totale sincerità i propri tic e le numerose manie, con la consapevolezza che solo con l'aiuto di questi esperti tutor psichiatrici si potesse riuscire a superarli.

Stefano Fresi è stato conquistato da Cristiana Saporetti e Nicolò Fronticelli Baldelli mentre si trovava in una palestra a piazza Igea, per Vinicio Marchioni la cinepresa è stata preparata negli accoglienti spazi della biblioteca comunale di Acilia e il fascinoso Raoul Bova si è prestato a rivelare le sue fissazioni mentre passeggiava all'interno del bellissimo Museo Etrusco di Valle Giulia. L'intelligente pellicola, realizzata anche grazie alla collaborazione dell'Accademia di Cinema Griffith e la cui uscita nelle sale cinematografiche è in programma prima dell'estate, in un alternarsi di leggerezza e originalità rivela importanti contenuti psicologici e sociali, senza mai trascurare il fondamentale giusto tocco di surreale e tragicomica ironia.

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