La gloria non si spegne mai e continua a brillare, soprattutto per chi l’ha vissuta da campione, cucita sulla pelle come la maglia del cuore. E proprio dalle mani di grandi calciatori come Fabio Cannavaro, Ciro Ferrara, Luca Toni, Francesco Totti, Andriy Shevchenko, che la ‘Coppa Italia Frecciarossa’ è arrivata a Roma sul treno dei campioni. Gianluca Zambrotta, Nicola Ventola, Alessandro Matri, Giampaolo Pazzini, Cristian Brocchi, Nelson Dida, Massimo Ambrosini, Matias Antonini, Sebastien Frey, questi e molti altri, hanno trasportato il trofeo da Milano a Roma, fermandosi al binario uno della Stazione Termini, dove la coppa è stata ufficialmente rimessa in palio per la finale 2023, che vedrà scontrarsi due protagoniste della Serie A, le squadre Fiorentina e Inter. Si sprecano i pronostici per quei calciatori che hanno forgiato un’epoca, quella di un calcio che aveva ancora un sapore umano e che si affacciava alla velocità contemporanea, incassando si milioni, ma confezionando fenomeni sul campo più che sull’etere. Fiorentina-Inter, attesa finale in programma, con i suoi eccezionali traghettatori di trionfi, torna ad essere così un grande classico che coinvolge sportivi ed amatori del calcio che è stato e che ancora è.
Perché seppur fuori dai campi, gli ex calciatori convocati dall’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, insieme al numero uno del massimo campionato, Luigi De Siervo, hanno ancora tanto da raccontare.