Roma, a Ostiense entra nel vivo il progetto europeo “Consulting EUTH” per l’inclusione dei giovani migranti e rifugiati

Si promuove soprattutto l’intercultura attraverso l’arte, il cibo e la lingua

L'incontro del progetto "Consulting EUTH" per dare vita ai Consultative Bodies
di Giulia Banfi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Gennaio 2023, 10:56

Frutto di una collaborazione tra ben 14 partner provenienti da 11 paesi europei, il progetto “Consulting EUTH”, che ha preso il via nel Municipio VIII, a Ostiense, con capofila l’Università di Roma Tre, ha l’obiettivo di creare organi consultivi volti a costruire e orientare le politiche locali in tema di migrazione. Il tutto grazie al coinvolgimento attivo di giovani migranti e rifugiati che attraverso la loro esperienza potranno dare un valido contributo per lo sviluppo di politiche locali concrete.

Il progetto prevede una stretta collaborazione tra tutti i partner, ma soprattutto tra i giovani e le istituzioni pubbliche con incontri locali e una fase finale che si svolgerà a Bruxelles per confermare il respiro europeo di tutte le attività.

“Questo è un progetto europeo a valere sul Fondo AMIF. Il capofila è il Dipartimento di Scienze Politiche di Roma Tre. -spiega l’Assessore Maya Vetri alle politiche culturali, dell'intercultura, di genere del Municipio VIII- Ci sono diversi partner tra enti locali, istituti di formazione come ad esempio l’APS TIA e centri di accoglienza. L’obiettivo del progetto, al termine dei due anni, è quello di costruire un organo consultivo di giovani tra i 19 e i 26 anni con un passato di migrazione affinché possano dare un contributo per lo sviluppo di politiche locali che abbiano un impatto concreto.”

Gli organi consultivi che si costituiranno saranno uno in ciascun paese, in aggiunta ad uno europeo che produrrà e monitorerà politiche attive in tema di migrazione. Il Municipio VIII, al momento, è a metà del progetto e proseguirà con momenti di discussione, sfide con cui i giovani si devono misurare per fare al termine delle proposte agli enti locali. Questo confronto tra i giovani e le istituzioni ha l’obiettivo di mettere a sistema queste politiche. “Quest’organo sarà una sorta di consulta informale che accompagnerà il processo decisionale e avrà un compito di controllo e mediazione. Non ha un’ufficialità perché non è un organo votato, ma avrà il suo ruolo nella produzione di atti e documenti.” – spiega ancora l’Assessore Vetri.

Il Municipio VIII non è sicuramente tra i municipi con la presenza di popolazione migrante più alta, come può essere invece il Municipio I con l’Esquilino, ma il progetto mira ad essere un modello replicabile anche in altri quartieri focalizzando la sua attenzione in particolare sui servizi accogliendo ragazzi da tutta Roma, a partire dai quartieri limitrofi.

Questo progetto è uno di tante altre attività messe in campo nel Municipio VIII per promuovere soprattutto l’intercultura attraverso l’arte, il cibo, la lingua. “L’obiettivo è quello di sviluppare occasioni di scambi conoscitivi, formativi e culturali. L’identità di ognuno emerge in questi incontri attraverso il racconto di storie, esperienze e condivisione delle proprie culture” -racconta l’Assessore Vetri che ci tiene poi a precisare – “La riflessione che dovremmo avviare è sull’estensione dei diritti. Nel Comune di Roma, sia in Assemblea Capitolina che nei Municipi è prevista la figura del consigliere aggiunto (“in rappresentanza degli stranieri non comunitari che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età legittimamente presenti nel territorio nazionale e residenti nel territorio di Roma Capitale o aventi in questo il domicilio per ragioni di studio o di lavoro” -dal Regolamento di Roma Capitale. n.d.r.). Noi riteniamo che sia importante aggiornare il tipo di profilo di questo consigliere per permettere a chiunque abbia la residenza sul territorio sia di votare che essere votato. Questo garantirebbe un ruolo attivo a tutti i cittadini, indipendente dalla loro provenienza. Al momento questo è impedito dal fatto che i consiglieri aggiunti non sono dei consiglieri veri e propri, non possono votare (“i Consiglieri Aggiunti non hanno diritto di voto, non possono sottoscrivere la mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco o del Presidente del Municipio e non sono computati ai fini del numero legale né del numero dei presenti ai fini deliberativi” -dal Regolamento di Roma Capitale. n.d.r.).

Questo permetterebbe di aprire la strada al progresso verso i migranti. Continuiamo a parlare di integrazione a ragazzi che sono nati e cresciuti qui, e sono a tutti gli effetti cittadini italiani ma senza riconoscimento effettivo, dobbiamo costruire e promuovere diritti non continuare solo a costruire ambiti di integrazione fine a sé stessi”.

A tal proposito, proprio il Municipio VIII si distingue per aver attivato il servizio di mediazione linguistica a chiamata, per non escludere dal territorio tutti coloro che non comprendono la lingua italiana e hanno bisogno di accedere ai servizi, in particolare quelli di prima necessità. Un esempio virtuoso di intercultura e integrazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA