Roma, rubava le auto del car sharing usando le patenti degli amici: 19enne a processo

Ha saccheggiato i profili Facebook di due amiche neopatentate che pubblicavano sui social le foto delle licenze di guida appena conseguite

Roma, rubava le auto del car sharing usando le patenti degli amici: 19enne a processo
di Erika Chilelli
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Sabato 10 Settembre 2022, 06:56 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 14:44

Ha saccheggiato i profili Facebook di due amiche neopatentate che pubblicavano sui social le foto delle licenze di guida appena conseguite e, usando i loro dati, noleggiava auto Enjoy e poi le rubava. Così, a finire nei guai, erano proprio le due ragazze, accusate di furto al posto dell'amico. Ma è stato scoperto ed è finito a processo, con l'accusa sostituzione di persona e furto aggravato. Si tratta del diciannovenne Bruno D. F., difeso dall'avvocato Federico Sciullo. Parte offesa, costituita nel procedimento penale, anche Eni spa, che gestisce il servizio di car-sharing.

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I FATTI
Si fidavano di lui, ma Bruno ha usato i dati delle amiche per noleggiare e poi rubare tre auto Enjoy messe in circolazione dal servizio a noleggio di Eni, attivo nella Capitale.

Un gioco da ragazzi, facilitato dal fatto che le ragazze, credendo di potersi fidare della lista di amici social, avevano pubblicato su Facebook le foto delle patenti prese da poco. Una volta copiati i dati, doveva solo scegliere il giorno e l'ora in cui noleggiare l'auto, l'amica da mettere nei guai e inserire i dati della patente di guida sul sito internet del servizio di sharing. Completato l'iter, partiva a bordo dell'auto la usava per muoversi agevolmente nelle strade della Capitale, ma non la restituiva mai. Delle macchine utilizzate, infatti, si perdevano le tracce. Una condotta che il giovane ha ripetuto più volte tra febbraio e marzo del 2015 nella convinzione di farla franca, ma Eni, alla quale il giovane ha rubato almeno tre vetture, ha denunciato i fatti alle autorità ed è stata avviata un'indagine. Gli accertamenti hanno condotto, però, alle due giovani che rischiavano l'accusa per furto e hanno scoperto così il tradimento dell'amico. L'imputato, per il quale il procedimento penale è ancora in corso, mantiene il silenzio sull'ubicazione e il destino delle Fiat 500, ma l'accusa ipotizza che il giovane possa averle rivendute.

 


I PRECEDENTI
Una piaga, quelle delle auto rubate, messe a disposizione dei servizi di car-sharing, in crescita esponenziale in diverse città d'Italia. C'è chi, addirittura, decide di togliere solo dei pezzi e poi di abbandonarle: a fine giugno, infatti, è stata ritrovata un'intera flotta di Fiat 500 Enjoy parcheggiate in via di Vigna Murata e lasciate senza fari. A dicembre, invece, i carabinieri del comando provinciale hanno scoperto un giro di affari da un milione e mezzo di euro portato avanti, almeno per un anno, da tre uomini del napoletano che, servendosi di identità false, noleggiavano le vetture e poi le riciclavano immatricolandole in altre città: le auto rubate dai tre sarebbero un centinaio.

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