Muore nel rogo di casa, in fiamme la sala hobby: gravi moglie e figlio 13enne, intossicati due vigilantes

Tragedia nella notte di sabato: la vittima è Salvatore Di Maggio, 55 anni. L’educatore professionale fu a capo di una cooperativa indagata per appalti irregolari

Muore nel rogo di casa, in fiamme la sala hobby: gravi moglie e figlio 13enne, intossicati due vigilantes
di Alessia Marani
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Martedì 21 Marzo 2023, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 16:13

Ha cercato di mettere in salvo la famiglia, l'hanno sentito gridare aiuto, ma lui Salvatore Di Maggio, 55 anni, è morto proprio nella notte tra sabato e domenica, nel giorno della festa del papà. Tragedia nel consorzio privato e residenziale di Torre Gaia, una piccola oasi di pace, tra palazzine e villette, e protetta con tanto di vigilanza interna, alla periferia Est di Roma.

Nell'abitazione del 55enne, pochi minuti prima dello scoccare della mezzanotte, è scoppiato un incendio al piano seminterrato. Una scintilla nella sala hobby che in un tempo velocissimo si è trasformata un maxi rogo i cui fumi non hanno lasciato scampo a Di Maggio.


L'ALLARME
Alla mezzanotte meno dieci era giunta la segnalazione di Sos alla guardiania del consorzio da parte di alcuni vicini di casa. Subito i vigilantes di turno si sono recati in via Putignano. Le fiamme erano già alte, stavano raggiungendo il primo piano dove sono le stanze da letto. Nel frattempo erano state attivate anche l'ambulanza e le squadre dei vigili del fuoco. Ma non c'era tempo da perdere. La situazione era già compromessa. Quindi i due agenti privati non hanno esitato a entrare all'interno per aiutare la famiglia in difficoltà. Per Salvatore Di Maggio, però, non c'è stato nulla da fare: era ormai riverso a terra, probabilmente stroncato da un infarto e intossicato. Non era riuscito a raggiungere il portone. Al medico dell'Ares 118 non è rimasto che constatare il decesso. Sul posto anche gli agenti delle volanti e del commissariato Casilino Nuovo.


Sono stati però tratti in salvo la moglie Barbara, proprietaria dell'abitazione, e il figlio di 13 anni, trasportati d'urgenza al pronto soccorso del policlinico Umberto I dove sono stati ricoverati in gravi condizioni.

Fortunatamente non sono in pericolo di vita. Medicati in ospedale anche i due vigilantes accorsi, rimasti intossicati e dimessi con una prognosi di cinque giorni. Lievemente intossicati anche due poliziotti.


IL SOPRALLUOGO
Sul caso indagano gli agenti del commissariato Casilino Nuovo. Domenica mattina gli investigatori con l'ausilio degli specialisti della Scientifica sono tornati sul posto per un sopralluogo. Non è ancora chiaro che cosa abbia scatenato l'incendio, per gli inquirenti le cause sono «imprecisate». La salma dell'uomo è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'abitazione dei Di Maggio è stata dichiarata inagibile, mentre tutti gli altri inquilini della piccola palazzina, dopo una nottata fuori casa, sono stati fatti rientrare con il nullaosta dei vigili del fuoco. Una tragedia a poche ore dalla festa del papà, che ha fatto precipitare i familiari di Di Maggio nel dolore e un intero quartiere nello shock.


L'INCHIESTA
"Salvo" Di Maggio era un educatore professionale, ma in passato era stato un imprenditore del mondo delle coop, presidente del Consorzio Alberto Bastiani, di cui facevano parte anche Cooperativa Ermes e Comunità Capodarco. Fu arrestato il 21 giugno del 2016 dai carabinieri dell'Eur in un procedimento parallelo all'inchiesta su Mondo di Mezzo. Scarcerato dal Riesame, fu indagato per un giro di mazzette che sarebbero state pagate da alcuni imprenditori ai funzionari di Roma Capitale e ai vigili urbani per agevolare appalti per la gestione dei campi rom: lavori di bonifica nei campi nomadi capitolini senza passare attraverso procedure di bando.

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