Primo maggio, migliaia al concertone a Roma. Dal palco protesta contro Poletti: «Palloni nei cv»

Primo maggio, migliaia al concertone a Roma. Dal palco protesta contro Poletti: «Palloni nei cv»
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Lunedì 1 Maggio 2017, 17:39 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 13:46

«Non vogliamo dimenticare Portella della Ginestra, dove 70 anni fa 11 persone vennero uccise perché manifestavano per i propri diritti». Così ha preso il via, in piazza San Giovanni a Roma, il tradizionale Concertone del Primo Maggio, promosso dai sindacati. A dare il via alla maratona di 9 ore è stata Camila Raznovich, conduttrice insieme al rapper Clementino.

 

 

«Non vogliamo dimenticare le mondine - ha anche detto Camila Raznovich - che tra le prime lottarono per un salario più equo e dignitoso; non vogliamo dimenticare i lavoratori delle fabbriche, che ottennero le 40 ore lavorative e il sabato di riposo; non vogliamo dimenticare i giovani che lottano perché il precariato non sia una condizione immutabile; non vogliamo dimenticare la luce accesa sul caporalato; non vogliamo dimenticare chi oggi è qui con il diritto di lottare e il dovere di fare di questo Paese un Paese migliore». Dopo l'incipit della conduttrice, il via musicale al Concertone lo hanno dato gli Après la Classe.

LA PIOGGIA
Tra musica, impegno e sicurezza il tradizionale Concertone del Primo Maggio ha richiamato migliaia di ragazzi. Piazza piena, ma non stracolma. In generale, comunque in tanti non si sono lasciati scoraggiare dai controlli e dai metal detector allestiti agli ingressi alla piazza per l'incubo terrorismo. E nemmeno la pioggia cominciata a scendere in serata ha fermato la festa. 

BELLA CIAO
Piazza San Giovanni ha applaudito l'esecuzione strumentale di Bella ciao che chiude il set del violinista spagnolo di origini libanesi e armene Ara Malikian. Ma la prima esplosione di cori e balli del Concertone 2017, è verso le 16.30 per l'arrivo sul palco di Rocco Hunt che mescola Tu vuò fa l'americano e Wake up guagliò con rime sul lavoro. Tutta la piazza si mette a saltare con il giovane rapper napoletano, che poi presenta il suo nuovo street single Kevvuo, dedicato a tutte le periferie del mondo. Chiude il set di Rocco Hunt, Nu juorno buono, con una piazza festante che lo applaude.

LE VITTIME DEL SISMA
L'esibizione dell'Orchestra Popolare del Saltarello diventa l'occasione per ricordare le vittime del terremoto del Centro Italia. Al termine del sipario di balli e canti del gruppo abruzzese sale sul palco un vigile del fuoco per parlare del lavoro dei pompieri nelle zone terremotato e dell'importanza che in quelle zone la vita torni alla normalità.

Teresa De Sio ha ricordato i suoi amici Pino Daniele, Rino Zurzolo, Fausto Mesolella, scomparsi recentemente. «Stanno festeggiando il Primo Maggio da lassù. E Pino sta facendo 'o scarrafone. Ma chi non si sente scarrafone oggi, che non si può essere tutti primi in classifica, che non c'è lavoro, non c'è occupazione...», ha detto dal palco l'artista napoletana. Dopo Giovanni Guidi, è stata la volta di Marina Rei, orfana di Paolo Benvegnù, che ha dato forfait per motivi di salute. Ha rinunciato alla piazza anche Sfera Ebbasta. Hanno emozionato i Ladri di Carrozzelle, che si sono esibiti dopo Artù. La piazza ha ballato anche con Ex-Otago, Motta, Le luci della centrale elettrica, Bombino.

I MIGRANTI
«Quest'anno sono sbarcati 37 mila migranti dai barconi. Barconi, che qualcuno ha chiamato taxi. Taxi che costano fino a 5 mila euro l'uno e che non assicurano il fine corsa. Aldilà delle polemiche degli ultimi giorni, sono vite di uomini, donne, bambini e vanno salvate», ha poi sottolineato Camila Raznovich aprendo la seconda parte della diretta del Concertone alle 20, con un omaggio ai migranti. Sullo schermo alle suespalle, l'immagine di un barcone carico di migranti in mezzo al mare. 

L'ATTACCO A POLETTI E SALVINI
Il gruppo Lo Stato Sociale sul palco se l'è presa invece con il ministro Giuliano Poletti che ha in sostanza sostenuto che per trovare lavoro è meglio una partita di calcetto dell'invio di curriculum. La band, sul palco del Concertone del Primo Maggio, ha cantato «Mi sono rotto il cazzo», indossando abiti strappati e lanciando palloni verso il pubblico. Poi la band ha attaccato il leader della Lega Nord Matteo Salvini: «Se parlare di lavoro è difficile, parlare d'amore è impossibile. Se come dice Matteo Salvini, da una coppia omosessuale può crescere solo un ragazzo con handicap, è vero pure che da una coppia eterosessuale è cresciuto Matteo Salvini. Non c'è la formula esatta. Se qualcuno vi dice come dovete amare, non ascoltatelo. Amatevi come vi pare. Viva il primo maggio». 

LA PIAZZA SI SCATENA CON GABBANI
A far ballare la piazza è poi arrivato Francesco Gabbani: la folla si è letteralmente scatenata sulle note di Occidentalìs Karma (il brano con cui Gabbani ha vinto al Festival di Sanremo e che è in gara anche all'Eurovision Song Contest). «Io parlo attraverso la mia musica - ha detto il cantautore toscano -. Logicamente qualcuno ci deve dare questo diritto al lavoro, ma noi ci dobbiamo mettere una cosa fondamentale: la voglia». Gabbani ha cantato anche Amen, con la quale nel 2016 si impose a Sanremo Giovani, e Tra le granite e le granate.


Questo l'ordine di esibizione degli artisti
Après la Classe
Amarcord
Incomprensibile Fc
Doro Gjat
Braschi
Geometra Mangoni
Ara Malikian
Rocco Hunt
Orchestra di Saltarello abruzzese
Mimmo Cavallaro
Teresa De Sio
Giovanni Guidi
Marina Rei
Artù
Ladri di Carrozzelle
Ex-Otago
Motta
Le luci della centrale elettrica
Bombino
La Rua
Levante
Editors
Lo Stato Sociale
Francesco Gabbani
Brunori sas
Ermal Meta
Edoardo Bennato
Maldestro
Fabrizio Moro
Samuel
Planet Funk
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