Il piacere di dare la mancia solo quando ne vale la pena

Sari Gilbert
di Sari Gilbert *
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Domenica 8 Dicembre 2013, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 13:43
Che piacere prendere un taxi a Roma e non dovermi preoccupare di calcolare la percentuale della mancia. Che piacere andare alla trattoria dietro l’angolo e non dovermi preoccupare se per caso in tasca ci sono solo i soldi per pagare ciò che ho mangiato. Vi sembra tutto un nonsenso? Beh. Sappiate che a New York (e nel resto degli Stati Uniti) le cose sono molto diverse. Il tassista o il cameriere che non ricevono la mancia possono diventare persone molto, ma molto sgradevoli. Qui invece il tassista ti ringrazia se dai anche una piccola sommetta, e se non dai niente va bene anche così. E nei ristoranti accolgono con un sorriso anche chi il giorno prima non ha lasciato niente.



Da noi invece devi stare attento. Non c’è una legge sulle mance. Ma c’è una convenzione talmente radicata da aver quasi la forza di una legge e che ti impone di lasciare tra il 15 e il 20 percento anche se il servizio non è stato buono (o se il tassista non ti ha neanche salutato). E se non lo fai… possono esserci guai. Infatti, ci sono stati diversi episodi a New York di camerieri inferociti che hanno inseguito sulla strada dei clienti stranieri ignari di questa usanza. Io stessa, newyorchese doc, sono stata insultata una volta da un cameriere perché avevo lasciato (secondo lui) troppo poco.



Il conto al ristorante americano ti indica solo quello che hai speso per il tuo pasto e le tasse (nello stato di New York dell’otto percento). Non è come a Roma dove sai fin dall’inizio se è compreso il servizio o se c’è il coperto (anche se quest’ultimo è stato proibito nella regione Lazio da una legge del 2006). Non c’è niente. Ma tu, cliente, sai che devi lasciare la mancia se non vuoi essere molto, ma molto maltrattato. Stessa cosa negli alberghi dove è facile che il cliente accompagnato in stanza venga preso dal panico se non ha niente in tasca.



A Roma questo è così. A differenza dei loro simili a New York, i tassisti romani sono quasi tutti proprietari delle loro vetture e vedono nella mancia qualcosa di extra ma non ne fanno una questione di vita o di morte. I camerieri romani (come i facchini) sono stipendiati secondo legge (o almeno dovrebbero essere) e la mancia, per quanto gradita, non è considerata la base del guadagno mentre a New York rappresenta una parte rilevante del reddito. Forse a Roma c’è anche un altro concetto di servizio: facciamo contento il cliente in modo che ritorni domani!



* Giornalista e blogger



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